L’offerta da parte di un investitore ceco per l’acquisizione a Zrenjanin dello stabilimento dismesso di Luxol non ha ancora avuto risposta.
Nello specifico l’offerta riguarda Luxol, un tempo industria chimica affermata ma ora sottoposta a procedura fallimentare, e non ha avuto riscontro né da parte del curatore fallimentare né da parte del Consiglio dei Creditori.
L’investitore, che ha aperto a maggio la Vimislicki Liftovi a Zrenjanin, nominandone direttore Miroslav Veres, un residente di Zrenjanin, ha espresso il suo disappunto in merito alla mancata considerazione della sua proposta. La posizione di Veres, direttore della società che intende produrre ascensori nello stabilimento di Luxol, appare ora problematica.
“Ho trascorso 17 anni lavorando nella Repubblica Ceca e ora sto concentrando i miei sforzi nel convincere alcuni imprenditori cechi, con cui sono in contatto, ad investire in Zrenjanin e in Serbia. Appena sono riuscito a farlo, ci siamo trovati di fronte questo ostacolo. A mio parere la responsabilità è del curatore fallimentare, il quale aveva già fatto slittare a fine maggio la valutazione dell’offerta per l’acquisizione di Luxol”, sostiene Veres.
Egli osserva che la società ceca potrebbe assumere, in una prima fase, più di 100 lavoratori per la costruzione di ascensori, ma che sarebbe anche disposta ad investire per garantire la continuità della produzione di Luxol, marchio ancora riconosciuto e stimato dai consumatori.
Dusan Sijan, il capo del distretto del Distretto di Banat centrale, conferma di aver avuto contatti con l’investitore ceco, impegnandosi ad offrire aiuto, ma non riuscendo ad ottenere i risultati sperati.
Dal canto suo Nicetin, il curatore fallimentare di Luxol, ha dichiarato che l’investitore ha confermato il suo interesse, ma che, secondo la legge, è il Consiglio dei Creditori a dover esprimere il proprio parere sull’offerta, e, ad oggi, è questa la risposta che si sta attendendo.
(eKapija, 07.09.2016)
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