Il film “White Crow” parla di Rudolf Nureyev, il leggendario ballerino russo che ha fatto scandalo oltraggioso nel 1961, quando è scappato dall’Unione Sovietica verso l’Europa. Fiennes ci dà un’idea della vita giovanile dell’artista. Il film inizia con la sua nascita su un treno transiberiano, per poi seguire la sua strada verso il grande successo diventando uno dei più grandi ballerini della sua generazione. Durante i suoi viaggi all’estero Nureyev è sempre stato accompagnato dal KGB e il suo comportamento era strettamente limitato. Comunque ha avuto la possibilità di fare importanti amicizie, come con la francese Clare (Adel Eksarčopulos), che lo ha aiutato poi ad ottenere l’asilo politico. La storia culmina naturalmente nel momento in cui Nureyev decide di fuggire e non tornare più nell’Unione Sovietica”, dice l’annuncio del film.
Lo scenario per il film “White Crow” è stato scritto da David Her, noto autore di drammi. Anche i precedenti due film di Ralph Fiennes, “Coriolanus” e “Invisible Woman”, sono stati mostrati ai precedenti Fest.
Gli organizzatori del 47° Fest, hanno pubblicato ieri altri due titoli che il pubblico potrà vedere dal 22 febbraio al 4 marzo. Si tratta di un film argentino-spagnolo diretto da Luis Ortega “Black Angel”, che è stato diretto da Pedro Almodovar, e del film “Hotel Mumbai”, diretto da Anthony Maras.
Il giornale Blic riporta che il Fest quest’anno chiuderà con il film di Paolo Sorrentino, “Loro”, e secondo alcune informazioni sarà presentata la controversa realizzazione del regista Lars fon Trir, “La Casa che Jack costruito”.
E’ stato ufficialmente annunciato che al festival saranno mostrati molti film, tra cui “The Favourite” di Yorgos Lanthimos, e il film di Emir Kusturica “Pepe, una vita esaltata”, che ha recentemente aperto il 12° Kustendorf. Ci saranno anche alcuni dei vincitori del Golden Globe (“Green Book”, “Vice”, “The Wife”, “If Beale Street could talk”). Il programma completo sarà pubblicato il 28 gennaio
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