Vujovic: “Giovedì le misure per risanare il deficit”. Ma il Consiglio fiscale è scettico

Il buco nelle casse statali ha raggiunto i 2,5 miliardi di euro; il Governo punta ad abbassarlo a un miliardo entro un anno. Secondo il Ministro delle finanze Vujovic, le misure saranno annunciate giovedì da Vucic.

Vujovic afferma che il suo principio è quello per cui i problemi non si risolvono in un solo posto, ma là dove sono sorti: “Quei posti sono il calo delle entrate delle accise e dell’IVA, una maggiore efficienza dell’amministrazione pubblica, licenziamenti di chi non contribuisce all’efficienza del sistema e – soprattutto – una profonda riforma delle aziende statali (come Stbijagas, EPS, le Poste), che da imprese in perdita devono diventare fonti di entrate per il bilancio”. L’IVA, secondo il Ministro, non aumenterà, perché non si può strizzare ciò che è già prosciugato. Ma proprio per questo molti perderanno i propri sussidi: ad esempio coloro che hanno più di 100 ettari o terreni che danno in locazione. Altri 300/350 milioni dovrebbero essere garantiti nei prossimi tre anni dalla lotta all’economia sommersa.

Il Consiglio fiscale: “Misure insufficienti”

Pavle Petrovic, presidente del Consiglio fiscale, si è però mostrato scettico verso le misure annunciate da Vujovic. Il Consiglio fiscale insiste da tempo – anche con uno studio pubblicato l’altro ieri – sulla necessità di diminuire pensioni e stipendi pubblici del 15%; il taglio del 10% si rivelerebbe infatti insufficiente già fra un anno. Secondo Petrovic, diverrà quindi necessario aumentare l’IVA, visto che le speranze che il Ministro poggia sulla lotta all’economia sommersa sono eccessive. “La storia e le misure finora assunte non ci consentono di credere che si realizzerà” il rientro di bilancio previsto, ha sostenuto Petrovic, il quale ha ricordato che “proprio un anno fa è stata fatta una promessa simile per cui la lotta all’economia sommersa avrebbe coperto il buco. Ad oggi vediamo che, dopo un anno, non se ne è fatto niente”. Petrovic ha comunque aggiunto che per ora la Serbia non rischia la bancarotta, grazie al prestito ottenuto dagli Emirati; il taglio delle uscite di bilancio, inoltre, farà guadagnare almeno un anno al Governo.

(RTS, b92.net, 17.09.2014)

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