Il Presidente della Serbia, Aleksandar Vučić, ha annunciato un nuovo aiuto statale di 110 euro sul conto dei pensionati entro la fine dell’anno e ha aggiunto che gli stessi riceveranno in regalo anche un pacchetto con alcuni medicinali per aiutare le difese immunitarie come zinco, vitamine C e D3.
Milan Ćulibrk, caporedattore del settimanale “NIN”, afferma che lo Stato ha preso diverse migliaia di euro da alcuni pensionati, a cui non può restituire nemmeno il 2-3% di quanto è stato loro sottratto, e gli aiuti e i doni agli stessi fanno parte di una politica populista, che in qualche modo si è sempre vista prima delle elezioni.
Oggi Aleksandar Vučić ha presentato sul suo profilo Instagram, il sacchetto con il contenuto di ciò che i pensionati dovrebbero ricevere in dono dallo Stato, sottolineando che si tratta di un “piccolo segno di attenzione”, perché “hanno fatto molto e l’hanno lasciato alle nuove generazioni”.
“Cari pensionati, questo è il primo sacchetto con il contenuto di ciò che dovreste ricevere. Quando ricevi un regalo dal tuo Paese è perché hai fatto molto, costruito, e dato ciò che abbiamo ereditato. Nel sacchetto ci sono zinco, vitamina D3, vitamina C. Tutte buone vitamine e minerali per alzare le difese immunitarie e aiutare l’organismo”, ha spiegato Vučić nel videomessaggio.
Il Presidente ha colto l’occasione per ribadire che i pensionati riceveranno 30 euro due volte (così come gli altri cittadini), oltre ad altri 50 euro, previsti per novembre.
Milan Ćulibrk, direttore del settimanale “NIN”, vede l’annuncio di nuovi aiuti di Stato ai pensionati come una ripetizione dello stesso errore. Ricorda che gli economisti avevano già avvertito l’anno scorso che non era una buona decisione distribuire 100 euro a tutti, indipendentemente dal loro status sociale.
“L’anno scorso e quest’anno è stato fatto in campagna elettorale, perché si è scoperto che gli effetti economici a cui si riferiva il governo non erano così evidenti e chiari. Solo una parte di quel denaro è effettivamente tornata nel budget, una parte non è tornata e non tornerà. Riguarda i nostri soldi, che dovremo restituire con tutti gli interessi”, conclude Ćulibrk.
This post is also available in: English