Vucic: “Non è stato un colpo di Stato, ma un tentativo di far collassare il governo”

“Non consentirò a nessuno nel paese di collegarmi con qualsivoglia criminale, mi disgustano i criminali e qualsivoglia Barabba e perciò li combatto e non tollero che si gettino ombre su di me”, ha dichiarato il primo ministro Vucic in un’intervista in diretta alla televisione di Stato.

Vucic ha dichiarato alla trasmissione “Upitnik” che non vede elementi per parlare di un colpo di Stato ma vi è una costante volontà di far collassare il Governo. “Vucicevic (ndT: direttore del tabloid filogovernativo Informer) ha dichiarato dieci giorni fa che si rischiava il colpo di Stato ma io non vedo forze adeguate o volontà di arrivare a questo”, ha dichiarato Vucic, affermando di non essere politicamente in sintonia con il giornalista a causa del suo orientamento filoeuropeo rispetto a quello filorusso di Vucicevic ma che si tratta di un uomo onesto e di un giornalista corretto”.

“Nessuno ha reagito dopo le mie dichiarazioni in polizia. C’è qualcuno che ha sfruttato le difficoltà di un uomo, dell’ex direttore del quotidiano Kurir, per provare a dire che il primo ministro è un criminale. Qualcuno dovrà preoccuparsi molto per questo attacco. La verità è che nessuno consentirà che il governo e lo Stato vengano messo sotto ricatto o che lo Stato debba cedere il controllo dei quotidiani Vecernje Novosti o Politika. Mi riferisco a componenti al vertice del partito democratico e a magnati come Bogicevic, Rodic e Bjelopetrovic”, ha accusato Vucic.

Il primo ministro ha anche detto che non crede che qualcuno nel governo stia operando contro di lui. “Sorrido quando leggo che Zorana Mihajlovic sia la mia più grande oppositrice. Se fosse vero bene, grazie, ma Zorana fa bene il suo lavoro e questo è l’importante”. Alla domanda sul fatto che la ministra frequenta l’ambasciatore americano Vucic ha detto che lei fa bene il suo lavoro e non gli interessa dove, con chi e cosa lei festeggi. Vucic ha aggiunto che il Presidente della Repubblica sta lavorando bene e ha l’appoggio del governo e quello suo personale: non vi sono divisioni nel partito del progresso serbo mentre è importante che il paese si sviluppi. Non vi è la necessità di elezioni anticipate. Tutte le questioni interne al loro partito saranno affrontate al congresso che si terrà a gennaio o febbraio.

Alla domanda se il partito abbia al suo interno dei magnati Vuvic ha risposto che li ha ma non nel numero in cui li hanno gli altri partiti, tuttavia vi sono politici arroganti in esso.

“Sono successe cose strane”

Il primo ministro si è detto arrabbiato per le azioni di certi diplomatici stranieri in Serbia, ma che la sua posizione personale è quella di non rovinare i rapporti con i loro paesi di origine “Non ho paura a fare i nomi ma non voglio rovinare la reputazione internazionale della Serbia. Posso dire però che sono successe cose strane. Da parte di un paese occidentale, quando sono andato a visitare i migranti alla stazione ferroviaria di Belgrado mi hanno avvertito che vi era anche un uomo che ha fatto domande sul gruppo “Cobra” (NdT: battaglione di polizia militare  incaricato dell’antiterrorismo e della sicurezza dei vertici dello Stato) e anche dal mio partito hanno avanzato timori riguardo la mia sicurezza. Alla domanda perché quest’uomo fosse interessato ai Cobra si è poi scoperto che egli era un primo segretario di un ambasciata occidentale. Non so perché questo sia accaduto ma tuttavia non ho voluto approfondire perché le relazioni con questo paese sono più importanti delle mie sensazioni personali”.

“In ogni caso vi è chi non vuol cambiare e vuol far tornare il paese in mano alla follia dei magnati. Miroslav Miskovic non è l’unico colpevole ma il simbolo e il paradigma di una Serbia parassitaria in cui i magnati ottenevano prestiti dalle banche senza alcuna garanzia, in cambio di soldi ai politici e ai membri dei consigli di amministrazione delle banche”.

“A Novembre quasi non ci sarà deficit”

Vucic ha sottolineato che a novembre quasi non si registra un deficit di bilancio e che il paese non è in recessione. “Il deficit sarà quasi nullo, tre volte meno di quanto autorizzato dall’FMI, in totale 535 milioni di dinari, dati verificati dalla Commissione europea. Nonostante le misure di consolidamento fiscale abbiamo portato il paese fuori dalla recesione e l’anno prossimo la crescita sarà di circa il 2% e nel 2017 arriveremo al 3%”.

Sono tempi duri per iniziare le riforme. Noi serbi siamo scettici, aspettiamo sempre che qualcun altro risolva tutto. Ho accettato un duro lavoro, abbiamo affrontato le inondazioni e stiamo iniziando il cambiamento, così come abbiamo iniziato a cambiare l’atteggiamento del mondo verso la Serbia.

L’apertura dei capitoli negoziali risultato di ogni cittadino serbo

Vucic ha comunicato che i capitoli negoziali 32 e 35 saranno aperti il 14 dicembre e che il 32 sarà rapidamente completato, mentre il 35 sarà complesso a causa delle relazioni con Pristina. In merito all’affermazione del Parlamento in glese per cui alla fine Belgrado dovrà riconoscere l’indipendenza del Kosovo, Vucic ha detto che non replica a quanto scritto in una lettera e che comunque gli inglesi non potanno bypassare la Serbia. Dopo i primi due capitoli, sarà la volta dei capitoli 24 e 25.

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