Il Vicepremier ha dichiarato che il Governo continuerà il processo di attuazione delle principali riforme fino alle elezioni.
Il pacchetto delle più importanti misure economiche dovrebbe essere approvato entro la fine di giugno: tra queste figurano le leggi sul lavoro, sulle privatizzazioni e sui fallimenti, per le quali domani saranno formati i nuovi gruppi di lavoro. Vucic ha sottolineato la particolare importanza della riforma della normativa sul lavoro, per la quale domani lui e il Ministro delle Telecomunicazioni e del Commercio, Rasim Ljajic, incontreranno i rappresentanti dei sindacati e dei datori di lavoro.
Altre importanti riforme annunciate da Vucic sono quella della scuola (che comprenderà un sistema di valutazione del lavoro degli insegnanti), dei capitali di investimento e degli stipendi pubblici; egli ha inoltre annunciato l’approvazione di un piano delle priorità nazionali, che identifichi i progetti più importanti da portare a termine.
Riguardo alle accuse a lui dal dimissionario Ministro Radulovic [secondo il quale il Gabinetto del Vicepremier avrebbe impedito le riforme, ndr.], Vucic ha detto di essere a disposizione di qualsiasi organo statale e di attendersi di essere convocato al più presto per poter rispondere a ogni domanda. Su eventuali pressioni internazionali per spingerlo a indire elezioni anticipate, il Vicepremier ha detto di non averne ricevute e che la Serbia è un Paese serio che prende da solo queste decisioni.
Sulla missione del FMI che giungerà in Serbia il 26 febbraio, Vucic ha anticipato che essa – per l’ottenimento di un nuovo accordo – richiederà al Governo risparmi per 400 milioni di euro e una riduzione del deficit di bilancio compresa tra lo 0,5% e l’1% rispetto al PIL.
(rts.rs, 30.01.2014)