Vucic: “La risoluzione dell’Europarlamento offende la Serbia”

La risoluzione del Parlamento europeo è offensiva e inquietante, e dietro di essa vi si nascondono o ipocrisia o il desiderio di danneggiare la Serbia”, ha dichiarato il primo ministro Aleksandar Vucic.

In risposta al testo della risoluzione, che chiede alle autorità serbe di “prendere le distanze dalla dichiarazioni di Vojislav Seselj”, Vucic ha dichiarato che tale affermazione non viene compresa neanche dai parlamentari europei. “Non vogliamo scappare o nasconderci da qualcosa che non comprendiamo e che non comprendono neanche coloro che hanno votato per essa”. Vucic ha chiosato, dichiarando che il Parlamento europeo è venuto incontro all’odio, alla xenofobia e ai fantasmi del passato invece chiudere definitivamente le ferite dei Balcani.

Vucic ha evidenziato che la risoluzione in sé non ha grande importanza poiché non è vincolante e “non rappresenta concretamente nulla”, ma evidenzia alcuni aspetti su cui bisogna porre l’attenzione dei cittadini serbi. “Questa dovrebbe rappresentare per noi una lezione, per vedere come ci trattano, cosa davvero pensano di noi, e quali difficoltà stiamo affrontando sul nostro cammino europeo e per il nostro futuro immediato”, ha detto Vucic, il quale ha ringraziato gli eurodeputati bulgari e Tanja Falon per aver provato a cambiare il testo della risoluzione.

Vucic ha parlato di una ipocrisia di dimensioni mai viste o di semplice desiderio di creare un danno alla Serbia: “Non vi è una terza opzione, dato che il nostro governo non ha alcun rapporto con Seselj, del quale nemmeno parlo. Coloro che hanno proposto la risoluzione vogliono danneggiare la reputazione della Serbia perché essa non è più marginale come prima e non è più  un sacco da prendere a pugni. I parametri ci dicono che la nostra economia non sarà debole come in passato e che ci aspetta tra qualche anno un futuro più luminoso di qualsiasi altro paese nella regione”.

“Chi ha rilasciato Seselj? Noi o voi? Ci avete forse chiesto un parere? No. Noi teniamo cura dei nostri concittadini. Non ci avete informato sotto quali condizioni veniva rilasciato. Sei mesi fa vi erano delle condizioni, poi sono state cancellate e nessuno ci ha informato. La politica di Seselj non esiste più in Serbia. Vi serve forse questa figura politica perchè non avete altro modo di fare una campagna elettorale di odio verso la Serbia che cogliere l’occasione di un eventuale arresto di Seselj a causa delle parole di odio che ha espresso contro di me e Tomislav Nikolic?”, si è chiesto Vucic.

“Perché non vi è stata alcuna risoluzione dell’europarlamento nei confronti dei nazisti di Simunic, di Tompson o di Ante Gotovina, accusato e condannato per ben più gravi crimini di guerra?”, ha continuato Vucic.

Il Comitato civico per i diritti umani di Zagabria ha dichiarato che Seselj gode dell’appoggio del governo serbo e che le autorità di Belgrado devono condannare pubblicamente le sue dichiarazioni.

Il presidente del Tribunale Penale Internazionale per i crimini nell’ex Jugoslavia, Theodor Meron, ha dichiarato che alle dichiarazioni di Seselj è stata data troppa attenzione.

(Tanjug, 27.11.2014)

 

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