Il primo ministro della Serbia Aleksandar Vucic ha detto sabato a Lubiana che fra un anno si potranno vedere seri risultati delle riforme economiche del paese, sottolineando che la condizione principale dello sviluppo economico consiste nella stabilità politica ed economica dell’intera regione. Il ministro serbo ha sottolineato che la Serbia ha scelto una strada difficile in merito al proprio progresso e per questo è stata stimata dalla regione.
“Non vogliamo i problemi con la Bosnia, non vogliamo i problemi con la Macedonia, con il Montenegro, nei rapporti con la Croazia e con la Slovenia, non li vogliamo con nessuno. Non abbiamo bisogno di tali problemi. Soprattutto noi non ne abbiamo bisogno“, ha detto ai giornalisti il primo ministro Vucic il secondo e l’ultimo giorno della sua visita in Slovenia.
Lui ritiene che “tutti sappiano quanto è importante il ruolo della Serbia nella regione”.
“E’ certo che questa regione non sarà liberata dai problemi per molto tempo ancora. Ma noi porteremo avanti le riforme economiche. Avremo un paese sano “- ha detto il primo ministro serbo, aggiungendo che era necessario “espandere il mercato, ampliare gli aspetti affinché la gente si senta più libera.” Lui ha aggiunto che la Serbia ha enormi possibilità, per quanto riguarda la cooperazione economica con gli altri paesi. “Molte cose dipendono dal nostro lavoro, e non saranno attuate rapidamente, in un mese o due, anzi, ci vorranno sei mesi, un anno o due . I paesi più seri, naturalmente, pensano qualche anno in anticipo, e alcuni di loro anche qualche decennio prima. Tuttavia, se la gente vuole collaborare, sarà sempre in grado di trovare un interesse in comune“- ha detto Vucic e ha aggiunto che alla Serbia si offre un sacco di lavoro.
Lui ha rimarcato che le aziende serbe, “a causa degli anni precedenti, non sono in grado di fornire una garanzia bancaria, e non sono sempre in grado di offrire le macchine più moderne.”
“Per una tale cosa c’è bisogno di capitale aggiuntivo. Siamo in grado di fornire nuovi mercati e ne abbiamo parlato con gli amici sloveni. La politica e l’economia devono andare insieme, e questo è il motivo del sostegno ai cambiamenti e alle riforme in Serbia da parte degli altri paesi”, ha detto Vucic e ha aggiunto che “le misure economiche che il paese sta attuando rappresentano il biglietto per il mondo intero.”
Il primo ministro Vucic ha rimarcato che lunedì, 23 febbraio rappresenta un giorno significativo per la Serbia quando si saprà se il paese potrà ottenere un accordo con il Fondo Monetario Internazionale.
Lui ha aggiunto inoltre che la Serbia stava anche considerando la costruzione di un ipermercato in Slovenia per la quale sono interessati molti commercianti serbi, menzionando che non pensava che ci dovrebbero essere alcune difficoltà .
“Il punto cruciale consiste nella guarigione della nostra economia, e grazie alla nostra politica saremo in grado di fornire un mercato più ampio per gli investitori serbi. Ma prima di tutto, questi investitori in Serbia devono essere abbastanza forti perché il business non si deve basare sui prestiti dalle banche statali che poi non saranno restituiti ma sul sano lavoro che avranno davvero”, ha rimarcato il primo ministro serbo Aleksandar Vucic.
“Gli sloveni ( e anche gli altri) ci apprezzano grazie al nostro approccio ai problemi economici, perché abbiamo scelto la strada più difficile. La maggior parte della gente sceglie il percorso più facile, ma sarà sempre apprezzato colui che sceglie quello più difficile… E’ proprio questo ad avvicinare il nostro carattere a quello europeo e per questo ci rispettano”, ha detto il primo ministro serbo, durante la sua visita in Slovenia.
(Vesti online, 21.02.2015)