Il presidente del Partito Progressisivo Serbo (SNS), Aleksandar Vučić, ha convocato una riunione straordinaria dell’assemblea del partito per il 27 maggio e ha annunciato in precedenza che si sarebbe dimesso dalla carica di capo dell’SNS, ma sarebbe rimasto membro.
Non è la prima volta che Vučić annuncia le sue dimissioni dalla carica di leader del partito. Lo farà davvero adesso e cosa c’è dietro i numerosi annunci di voler cedere la guida del partito al potere a qualcun altro?
A giudicare dai precedenti annunci di dimissioni, che non si sono mai concretizzati, e dai membri del partito che chiedevano che rimanesse presidente, può essere facile concludere cosa accadrà anche questa volta, nonostante il fatto che l’ultimo annuncio di dimissioni sia sembrato più serio degli altri.
Vučić ha annunciato l’imminente formazione del Movimento Popolare per lo Stato, il 28 giugno, che lui stesso avrebbe guidato. In precedenza, durante l’incontro alla SNS, il 27 maggio, aveva detto che si sarebbe dimesso dalla posizione di leadership nel partito e aveva sottolineato di non sapere chi sarà il suo successore, perché ci sono tre o quattro candidati, anche se non si tratta di personaggi pubblici.“Il movimento che formerà sarà probabilmente solo un sostituto della sua posizione di presidente del partito. Quindi, anche se si dimette da capo dell’SNS, sarà comunque il principale responsabile delle decisioni, perché l’SNS o le persone dell’SNS si uniranno al nuovo movimento. Tutte le decisioni prese da questo movimento saranno seguite dai membri del SNS, il che significa che non sarà il presidente del SNS solo formalmente, ma manterrà tutto il potere”, afferma il giornalista Vojislav Milovančević.
(N1, 28.04.2023)
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