Il ministro dell’industria mineraria e dell’energia, Aleksandar Antic, ha dichiarato che in Serbia intorno a 7.700 famiglie sono senza energia elettrica, escludendo il comune di Obrenovac sommerso completamente dall’acqua. La situazione energetica è però definita stabile e sotto controllo.
Possibile attivazione della produzione nella TENT A già sabato
Durante la riunione straordinaria del Governo di domenica, Vucic ha detto che grazie alla difesa dei punti critici sul fiume Sava, vicino alla centrale termica Nikola Tesla (TENT) a Obrenovac, è stato evitato un danno di circa 600 milioni di euro. “Grazie alle pompe arrivateci dalla Slovenia e allo sforzo della gente, siamo riusciti a difendere la TENT a Obrenovac”, ha dichiarato Vucic.
Aca Markovic, presidente del consiglio di sorveglianza di EPS, ha dichiarato che la produzione alla centrale Nikola Tesla potrebbe riprendere sabato e che, durante il fine settimana, la fornitura di energia dovrebbe tornare al suo massimo potenziale. Markovic ha assicurato che nei prossimi giorni non ci saranno problemi che riguarderanno la distribuzione della corrente elettrica.
Ieri la situazione nei pressi della centrale elettrica Nikola Tesla è migliorata, ma i pericoli rimangono: la nuova piena della Sava continua a minacciare l’impianto, anche se per ora non sembrano esserci rischi imminenti. Durante la conferenza stampa di ieri, il Ministro dell’Energia Antic e il presidente di EPS Obradovic hanno detto che gli uomini delle forze di polizia, dell’esercito e della gendarmeria hanno rinforzato le difese della centrale con un alto muro di sacchi di sabbia. Entrambi hanno identificato tre priorità: l’avvio della produzione presso l’impianto A della centrale; la ricostruzione della linea ferroviaria per il trasporto del carbone alla centrale termoelettrica; il riavvio della produzione di carbone nella miniera Kolubara.
Vucic. “Danno a Kolubara non inferiore a 100 milioni”
A proposito di Kolubara, l’emittente nazionale RTS ha mostrato che l’acqua ha sommerso i quattro bacini della miniera, due dei quali completamente. Attualmente si sta lavorando alla costruzione dell’argine sul fiume Kolubara in modo da poter iniziare il risanamento dei bacini. I minatori infatti hanno bisogno delle pompe e dell’acqua potabile.
Durante la riunione di domenica, il premier ha dichiarato che ora bisogna lavorare sul risanamento dei bacini di Kolubara per evitare di dover importare energia elettrica dall’estero. “L’importazione di energia elettrica ci costerebbe tra 500 e un milione di euro al giorno”, aggiungendo che finora la Serbia acquistava la corrente al prezzo basso dalla Republika Srpska e dal Montenegro per 36 euro per mw/h, mentre alcune aziende serbe offrivano un prezzo di 80 euro “approffitando della situazione per fare profitto”.