Nel corso di un’intervista rilasciata per Happy TV, il Primo Ministro serbo Aleksandar Vucic ha trattato una vasta gamma di argomenti, dalla politica interna a quella estera, alla politica economica orientata a favorire la crescita e a garantire alla Serbia il raggiungimento di uno standard pari a quello dei paesi membri dell’UE.
Uno dei temi affrontati è stato rappresentato dalle prossime elezioni presidenziali in Serbia, a proposito delle quali il Premier prevede un numero abbastanza consistente di candidati presidenziali, in quanto diversi sono quelli che pensano di essere adatti a ricoprire il ruolo.
A proposito del processo di integrazione europea, il Primo Ministro ha ribadito che si tratta della scelta migliore che la Serbia possa fare, e che il paese dovrebbe continuare a preservare le sue buone relazioni con Russia, Cina e Stati Uniti. Secondo Vucic, è possibile intravedere i segnali del sorgere di un nuovo equilibrio di potere a livello globale, e che, in quest’ottica, la politica estera della Serbia è ben ponderata e responsabile.
“La Serbia è un paese troppo piccolo per resistere all’élite mondiale, ma siamo riusciti a costruire buone relazioni con la Cina”, ha sottolineato Vucic, ricordando inoltre quanto la Serbia sia riuscita a confermare la solidità del rapporto con la Russia, nonostante molti paesi non riescano a comprendere la natura di tale relazione.
Vucic ha annunciato che il governo procederà alla riduzione dell’imposta sul reddito e dei contributi, così come di altre imposte, nella seconda metà del 2017, con l’obiettivo di incrementare ulteriormente la crescita economica: “vogliamo potenziare questo aspetto il più possibile, e siamo certi che riusciremo a mantenere l’attuale livello delle entrate e forse anche ad aumentarlo, il tutto con l’obiettivo di avere una crescita economica più veloce e sostanziale. E, al fine di ottenere questo risultato, abbiamo bisogno di un sistema di riscossione delle tasse più efficace”.
“Nel 2018 la Serbia potrebbe raggiungere un tasso di crescita economica pari al 4,5%, se non 5%, e anche se potessi scegliere su quale economia puntare tra tutti i paesi della regione, opterei per la Serbia”, ha osservato il Primo Ministro, aggiungendo che la Serbia possiede, nell’ambito del contesto regionale, il più elevato potenziale di crescita e che, nei prossimi anni, il tenore di vita nel paese potrebbe essere paragonato a quello dei paesi più sviluppati dell’Unione Europea.
(Tanjug, 20.11.2016)
http://tanjug.rs/full-view.aspx?izb=286390
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