Ieri i leader del SNS e del NDS si sono incontrati e le loro dichiarazioni lasciano intravedere la possibilità che la formazione dell’ex Presidente della Repubblica entri nel Governo.
La decisione non è stata ancora presa e, prima dell’accordo, i colloqui proseguiranno durante il fine settimana. Nella conferenza stampa che ha seguito la riunione, Vucic ha detto che sulle questioni chiave è stato raggiunto un significativo livello di consonanza: il leader dei progressivi insiste sul fatto che il nuovo Governo debba lavorare come un buona squadra per il bene del Paese e che non debbano esserci le spartizioni di ruoli e poltrone: egli ha assicurato che su questo Tadic si è detto d’accordo. Vucic ha anche dichiarato che il nuovo esecutivo non deve nascondere nulla al popolo, a cui va detta tutta la verità. Per questo il futuro Capo del Governo si attende proteste, per le riforme (già più volte definite “dolorose”) che verranno prese.
Dal canto suo, Tadic ha affermato che questo è un momento storico, in cui il Governo e l’opposizione intendono lavorare insieme per risolvere i problemi sociali ed economici. L’ex Presidente ha detto che il proprio partito si comporterà seguendo questa linea, indipendentemente dal fatto che entri a far parte del nuovo esecutivo o che rimanga all’opposizione. Stando alle sue parole, i colloqui si sono concentrati sui problemi economici e quotidiani dei cittadini, questioni sulle quali c’è piena convergenza tra le due formazioni. Alla domanda dei giornalisti su un’eventuale partecipazione del Partito Socialista alla coalizione di Governo, Tadic ha risposto che essa non rafforzerebbe la capacità dell’esecutivo di prendere in futuro decisioni che siano economicamente motivate e sostenibili.
(RTS, 10.04.2014)