Vučić: “Ci saranno cambiamenti importanti nella politica estera della Serbia”

Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha dichiarato martedì di aver discusso i cambiamenti della politica estera del Paese durante una riunione con il governo.

Il presidente ha partecipato a una riunione del gabinetto del primo ministro Ana Brnabic nel Palazzo della Serbia a Nuova Belgrado, una sede in cui il governo non si riunisce di solito.

“Ci saranno cambiamenti profondi e fondamentali nella politica estera della Serbia”, ha detto commentando il voto di lunedì del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa (CdE) sulla richiesta di adesione del Kosovo all’organizzazione. Vucic ha detto di essere grato a tutti i Paesi che hanno votato contro la proposta, in particolare all’Ungheria.

“Abbiamo parlato di ciò che faremo e di come ci comporteremo durante la riunione del governo”, ha aggiunto. Secondo il presidente, la Belgrado ufficiale deve mostrare più rispetto per i Paesi amici.

“Stiamo parlando di una strategia di difesa e sicurezza e non abbiamo una strategia coerente di politica estera. Ci occuperemo della politica bilaterale senza uscire dal quadro della reciprocità in politica estera”, ha detto, aggiungendo che questo significa un atteggiamento responsabile nei confronti del Paese.

“Perché dovremmo proteggere l’integrità territoriale di qualcuno che si oppone alla nostra?”, ha detto Vucic.

A proposito del voto del Consiglio d’Europa sull’adesione del Kosovo all’organizzazione, il premier serbo Ana Brnabić si è rifiutata di partecipare al Forum economico di Delfi a causa della posizione neutrale della Grecia nel Consiglio d’Europa, come hanno riferito fonti diplomatiche a Sputnik News. I rappresentanti di 33 Paesi hanno votato a favore dell’adesione del Kosovo al Consiglio d’Europa, sette erano contrari (Serbia, Azerbaigian, Georgia, Romania, Cipro, Spagna e Ungheria), mentre cinque si sono astenuti (Grecia, Slovacchia, Moldavia, Ucraina e Bosnia-Erzegovina). L’Armenia non ha votato.

Per quanto riguarda la posizione greca sul voto in seno al Consiglio d’Europa, è intervenuto anche l’ex ministro greco della Difesa, Giorgos Katrougalos, affermando che la Grecia deve sempre promuovere la pace e la stabilità nei Balcani, sostenendo passi e soluzioni reciprocamente accettabili. Katrougalos aggiunge che, allo stesso tempo, tale decisione indebolisce il ruolo di mediatore che la Grecia dovrebbe svolgere nella regione.

(Politika, 26.04.2023)

https://www.politika.rs/sr/clanak/549576/Vucic-Bice-dubinskih-i-sustinskih-promena-u-spoljnoj-politici-Srbije

https://www.politika.rs/sr/clanak/549627/ana-brnabic-kosovo-grcka-savet-evrope

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