L’economista Dejan Soskic ha affermato che il fatto che la Serbia sia al 46° posto nel “Basel AML Index” non è un buon segno, perché significa che è tra i Paesi ad alto rischio di riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo.
“Paesi con un ambiente istituzionale notevolmente disturbato, come Ucraina, Bielorussia e Moldavia, sono in una posizione migliore di noi. Tenendo presente che, come unico Paese europeo nel 2018 e nel 2019 eravamo già nella lista nera del “FATF”, un’organizzazione internazionale che si occupa di denaro sporco e riciclaggio, è difficile liberarsi dell’impressione che la Serbia sia ancora considerata un paese molto a rischio su questo tema”, ha detto Soskic.
L’AML misura il rischio di riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo in tutto il mondo. Come affermato nel rapporto, il problema non è nelle leggi e nei regolamenti della Serbia, che, secondo recenti stime del Gruppo di lavoro per l’azione finanziaria sono abbastanza ben sviluppati, ma nella loro attuazione. “In altre parole, in Serbia esistono in teoria leggi sulla prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo, ma non sono efficaci nella pratica”, scrive VOICE.
La raccomandazione è che la Serbia rafforzi la sua resilienza nelle aree menzionate applicando le leggi e i regolamenti esistenti in modo più efficiente, quindi adottando delle misure per combattere la corruzione e aumentare l’indipendenza della magistratura e di altre istituzioni pubbliche, afferma il rapporto.
This post is also available in: English