La Serbia ha offerto all’azienda automobilistica tedesca Volkswagen, un sito a Indjija per la costruzione della loro fabbrica ed è stato dichiarato dalle autorità, che una delle future linee metropolitane sarà proprio Belgrado-Indjija, per dare la possibilità ai belgradesi di lavorare a Indjija, scrive Vecernje Novosti.
La corretta documentazione con i dati del sito è già presente nello stabilimento di Wolfsburg, come anche una proposta per ulteriori investimenti, scrive il quotidiano.
Per la Volkswagen l’unico freno, si credeva fosse trovare in Serbia forza lavoro qualificata, così le utorità hanno deciso di offrire ai tedeschi la costruzione dei loro stabilimenti in un luogo in cui, su una scala relativamente piccola, vivono quasi tre milioni di persone, a metà strada tra Novi Sad e Belgrado.
È stato sottolineato che sia stata selezionata Indjija per la sua buona infrastruttura, la vicinanza ai corridoi stradali e ferroviari, ma anche perché il comune di Indjija gode di un’ottima reputazione in Serbia quando si tratta di amministrazione e di facile apertura delle fabbriche.
“Anche se alcuni media hanno riferito alcuni speculazione secondo cui i tedeschi abbiano deciso di ritirarsi dal paese e che tra i candidati sono rimasti la Bulgaria e la Turchia, di recente dalla Volkswagen hanno smentito tutto. L’offerta del nostro paese, come stimano i tedeschi, è difficile da rifiutare”, scrive Vecernje Novosti.
Il giornale Novosti, afferma che la decisione finale della Volkswagen riguardo al suo arrivo in Serbia sarà nota al pubblico il più tardi nel mese di novembre di quest’anno, e per ora è certo che il gigante di Wolfsburg, entro il 2021, costruirà in questa parte d’Europa una fabbrica del valore di 1,4 miliardi di euro, impiegherà 5.000 persone e la sua capacità annua sarà di 300.000 veicoli.
In competizione con la Serbia per questo investimento sono la Bulgaria, la Romania, la Turchia e la Macedonia del Nord.
“Il problema maggiore per la Serbia è che non è un membro a pieno titolo dell’UE, il che può creare problemi con le esportazioni, dato che oltre il 90% della produzione sarà destinato ai compratori stranieri”, scrive Novosti.
Le autorità serbe hanno anche dichiarato che in caso ai tedeschi non piaccia lo spazio in Indjija, la Serbia è pronta ad offrire un sito alternativo in Sumadija, nei dintorni di Jagodina, riporta il giornale Vecernje Novosti.
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