Il settore bancario di Serbia alla fine del secondo trimestre del 2013 aveva realizzato un utile netto di 15,9 miliardi di dinari, il 58,8% in piu’ rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso , ha comunicato oggi la Banca Nazionale di Serbia (NBS).
Nel rapporto della NBS si evidenzia che la ragione pirincipale di questo cambiamento e’ la revoca della licenza bancaria alla Razvojna Banka di Vojvodina, la quale nello stesso periodo dell’anno scorso aveva operato con una perdita di 6,9 milirdi di dinari. E’ stato precisato che 18 banche hanno prodotto un utile complessivo di 20,6 miliardi di dinai e 13 una perdita di 4,7 miliardi di dinari. Secondo quanto evidenzia la NBS, gli indicatori della pofittabilità mostrano una crescita ma sono ancora inferiori rispetto al periodo prima della crisi. L’ulteriore recupero dipenderà dalla politica d’affari delle banche, che attualmente viene limitata agli investimenti meno rischiosi.
La graduatoria non vede grandi cambiamenti, con Banca Intesa in testa per quanto riguarda gli utili netti e la NLB Banka Beograd con le maggiori perdite. Intesa nel primo semestre ha visto i suoi utili raggiungere i 4,3 miliardi di dinari, seguita da Raiffeisen con 3,6 miliardi, quindi Unicredit con 3 miliardi, Komercijalna Banka con 2,6 miliardi e Vojvodjanska banka con 1,3 miliardi.
Per le peggiori perdite dietro NLB con 1,2 miliardi, ci sono la banca Alfa con circa un miliardo, poi la Univerzal con 554 milioni, quindi OTP banka con 531 e la Pireus con 431 milioni.
(Novi Magazin, 10.10.2013)