Secondo i risultati dei test PISA pubblicati ieri, al di sotto del livello di alfabetizzazione funzionale in matematica c’è il 40% degli studenti, il 38% non soddisfa i requisiti minimi di alfabetizzazione per quanto riguarda la lettura e il 38% per l’alfabetizzazione scientifica.
La Serbia è in ritardo di oltre 40 punti rispetto ai paesi dell’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), il che significa che gli studenti del Paese balcanico hanno bisogno di un anno e mezzo di scolarizzazione in più per compensare la differenza, riporta “Politika”.
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Uno studente su tre è funzionalmente analfabeta perché non sa come mettere in pratica le informazioni acquisite. La Serbia si è classificata al 45° posto su 79 Paesi partecipanti ai test PISA. Nei precedenti test del 2015 la Serbia non aveva partecipato a causa della mancanza di denaro e nel 2012 si era classificata al 43° posto su 65 Paesi.
I test PISA vengono utilizzati per valutare la qualità delle conoscenze acquisite dagli studenti durante la scuola, vale a dire se sono in grado di applicare le lezioni apprese a scuola nella pratica di tutti i giorni. In Serbia sono stati testati oltre 8.000 studenti, per lo più studenti del primo anno delle superiori. Oltre ai domini di base della matematica, della lettura e dell’alfabetizzazione scientifica, gli studenti hanno anche svolto per la prima volta un test di alfabetizzazione finanziaria e competenza generale. I risultati di quest’ultimo saranno presentati in seguito.
Marija Videnovic dell’Istituto di Psicologia afferma che il rendimento medio degli studenti nei paesi dell’OCSE è di circa 500 punti, mentre in Serbia secondo la scala di alfabetizzazione matematica è di 448, sulla scala di alfabetizzazione di lettura è di 439, sulla scala di alfabetizzazione scientifica è di 440 punti. In termini regionali il rendimento degli studenti in Serbia è migliore di quello degli studenti in Montenegro, Macedonia del Nord, Bosnia-Erzegovina, ma peggio di quelli in Ungheria, Croazia e Slovenia.
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