Le Poste della Serbia hanno avvertito di una nuova frode online molto frequente nel Paese. Si tratta di una frode che abusa del nome e delle caratteristiche del servizio di corriere “Post Express”, il tutto con l’obiettivo di cercare di rubare i dati dei cittadini, soprattutto quelli degli utenti di alcuni siti per la compravendita. I messaggi che gli utenti ricevono contengono un link alla pagina falsa del servizio “Post Express”, che non è di proprietà delle Poste, e viene richiesto il pagamento di denaro tramite carte di credito o simili.
Una donna di Belgrado ha venduto un dispositivo tramite un annuncio pubblicitario, e ha concordato con l’acquirente che avrebbe spedito la merce solo dopo aver ricevuto la conferma del pagamento; lui le ha chiesto, giustificando che era un medico e aveva fretta, di controllare il pagamento lei stessa tramite un link inviatole.
“Dopo di che, ho inserito il numero della carta che in realtà è un segno che stai acquistando qualcosa online”, dice la stessa aggiungendo che alla fine non l’ha fatto perché aveva dei sospetti. “Ho confermato e inserito la password, e solo dopo che sono andata sul sito e ho notato che si parla di bitcoin con un testo in russo, ho mi sono resa conto di essere stata fregata”, rivela.
Vladimir Vujić, capo del Dipartimento per i crimini ad alta tecnologia del Ministero dell’Interno della Serbia, afferma che ci sono sempre più truffe di questo tipo e che arrivano più spesso dai siti russi o ucraini per l’acquisto di criptovalute. “In questo caso, si può vedere che sono stati scritti in un pessimo serbo con errori grammaticali, ed è abbastanza chiaro che si tratta di qualcuno che ha usato software di traduzione come Google Translate”, afferma Vujic, aggiungendo che i link inviati da estranei non dovrebbero mai essere aperti anche a causa dei virus.
“Tutti questi siti falsi possono sembrare quasi identici al sito della banca o del negozio online, la differenza è solo in una lettera o segno a cui di solito non prestiamo attenzione. E i numeri della carta non si devono dare a nessuno che non si conosce. Gli autori di solito non provengono dal nostro Paese, quindi per il loro arresto è necessaria la cooperazione internazionale della polizia”, sottolinea Vujic.
https://mondo.rs/Info/Drustvo/a1566774/Nova-internet-prevara-u-Srbiji.html
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