Un terzo dei dipendenti desidererebbe lavorare da casa anche dopo la pandemia

Un terzo dei dipendenti di aziende IT, agenzie di marketing, piccole e medie imprese, vorrebbe continuare a lavorare fuori dall’ufficio anche dopo la pandemia, ha rivelato una nuova ricerca condotta dalla “Startit”. In un sondaggio condotto tramite Twitter, il 18,5% delle persone ha rivelato di sentirsi solo a lavorare da casa.

I risultati hanno confermato che i dipendenti vorrebbero scegliere da soli i luoghi di lavoro e la nuova tendenza è che il 6,1% degli intervistati è pronto a spostarsi dai grandi edifici all’interno delle città nelle campagne, da dove lavorerebbe a distanza.

Scopri quali sono stati i principali investimenti esteri in Serbia nel 2019: clicca qui!

Il 55,7% degli intervistati desidererebbe avere la possibilità di scelta se lavorare in ufficio o da casa e ha valutato l’esperienza di lavoro fuori dall’ufficio con un punteggio elevato di 4,05; solo una persona su nove non desidererebbe continuare a lavorare da casa dopo la pandemia.

Il sondaggio ha rivelato che anche prima del Covid-19, tra il 26% e il 30% degli intervistati lavorava da casa almeno un giorno alla settimana nelle grandi città.

Nelle città più piccole, il 12,1% degli intervistati lavorava già da casa prima del Covid tutti e cinque i giorni della settimana, poi il numero è aumentato sette volte durante la pandemia.

Più della metà ha risposto di aver ricevuto il supporto e le motivazioni necessarie per il lavoro da casa e il 64,1% ha ricevuto anche tutta l’attrezzatura.

Gli intervistati considerano valido il lavoro da remoto principalmente perché risparmiano tempo per andare al lavoro, e una percentuale alta indica come vantaggio una maggiore concentrazione, oltre alla flessibilità.

Il problema più grande è la solitudine, e il fatto di non avere orari di lavoro fissi.

L’impressione è che la quantità di lavoro che si deve fare da casa non sia cambiata molto rispetto al lavoro in ufficio, infatti l’82,3% pensa di lavorare in modo simile o uguale come prima della pandemia.

Nel sondaggio della “Startit”, il 53% degli intervistati erano uomini e il 64% vive e lavora a Belgrado.

La maggior parte degli intervistati, il 70%, aveva un’età compresa tra i 25 e i 40 anni, mentre il 30% lavora in aziende IT.

https://www.ekapija.com/news/2998428/trecina-zaposlenih-zeli-da-radi-od-kuce-i-posle-korone

This post is also available in: English

Share this post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

scroll to top