Un team scientifico della Facoltà di Medicina dell’Università di Belgrado, nell’ambito del progetto sul Programma Speciale di ricerca sul Covid-19, ha scoperto il legame esistente tra codice genetico e predisposizione al contagio da Covid, nonché la conseguente comparsa di forme più gravi della malattia, ha annunciato il Fondo per la scienza.
Il progetto “AntioxIdentification”, guidato da Tatjana Simić, professore ordinario presso la Facoltà di Medicina e membro corrispondente della “SANU”, ha prodotto risultati che consentiranno un approccio personalizzato al trattamento dei pazienti in futuro, si segnala nel bando del Fondo che finanzia questa ricerca nell’ambito del progetto SAIGE della Banca Mondiale. Il budget del gruppo di ricerca è di 169.330 euro.
“La nostra ricerca ha dimostrato che i pazienti contagiati dal Covid-19 sono portatori di genotipi con un’attività inferiore di enzimi antiossidanti, i quali avendo una minore capacità antiossidante presentano quindi una maggiore esposizione al Covid-19, oltre a un più alto livello di indicatori di infiammazione e coagulazione”, ha affermato la Simic, sottolineando che alcuni dei loro risultati sono stati riconosciuti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Il Fondo per la scienza ha sottolineato che, grazie a propri fondi e attrezzature, il team scientifico guidato dalla Simic ha isolato il DNA dal sangue di oltre 500 soggetti e ha formato una biobanca del DNA, che è servita da materiale per la genotipizzazione di pazienti e gruppi di controllo e che durante la ricerca sono state eseguite circa 9.000 analisi genetiche.
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