In Serbia circa il 90% della rakija si vende in nero, ma pare che addirittura il 50% o 60% di quella che viene venduta come rakija in realtà non lo sia.
“Per questo è molto importante che si realizzi una legge sui superalcolici”, ha affermato il presidente dell’Associazione nazionale dei produttori di rakija serba “Srpska Rakija”, Vukosav Tomašević.
Egli sostiene che con una tale legge, che per la prima volta definirebbe la rakija come un prodotto derivato esclusivamente dalla frutta, si farebbe ordine nel mercato della rakija. “L’Associazione nazionale dei produttori di rakija serba ‘Srpska Rakija’ è stata molto attiva nell’elaborazione di tale legge che ha passato anche il controllo da parte dell’Ue, il che significa che è in totale armonia con i principi e gli standard europei circa i superalcolici”, afferma Tomašević.
Secondo la sua opinione, il fatto che la rakija venisse definita come un prodotto di “origine agricola” lasciava spazio a una grossa manipolazione, e quindi si vendeva come rakija qualcosa che di fatto non lo era, ovvero una bevanda ricavata dal grano.
“Con questa legge, il produttore rientrerà all’interno dei circoli legali garantiti per legge, perché fino ad adesso i produttori producevano solo per consumo proprio senza la possibilità di poter vendere i propri prodotti. Non ci sono più nemmeno gli inutili ostacoli burocratici che limitavano i produttori. Il fatto è che adesso si introduce la prassi europea, ovvero lo stato non proibisce la produzione, ma in ogni momento ha il controllo sul rispetto degli standard di salute del prodotto e sul flusso di merce e denaro”, ha affermato Tomašević.
Tomašević ha anche affermato che con l’introduzione di una legge che regolamenti il mercato interno si creerebbero anche le condizioni per far sì che la Serbia si offra come potenziale esportatore sul mercato mondiale di superalcolici, soprattutto di rakija che è spesso molto apprezzata.
“Solo nel primo anno potremmo ottenere incassi pari a 600 o 700 milioni di euro dalla rakija, e in breve tempo si supererebbe il miliardo di euro”, continua Tomašević.
Nella giornata di oggi, il Parlamento esaminerà la proposta di legge sui superalcolici che dovrebbe liberalizzare la produzione, limitare la vendita illegale e tutelare meglio i consumatori.
Nel testo di legge viene precisata la procedura di monitoraggio di produzione di superalcolici, ed è prescritta la procedura e la modalità di tutela dell’indicazione di derivazione geografica dei super alcolici, il che faciliterebbe i produttori ad associarsi utilizzando tale indicazione.