I dati attuali sull’economia del paese sono abbastanza favorevoli cosicchè la crescita economica del 3% prevista per quest’anno appare certa. Però, alcuni fatti imprevisti quali lo sciopero attuale nella Fiat di Kragujevac sono rischi maggiori che potrebbero avere un impatto sulla dinamica di crescita, è stato detto durante la presentazione della duecentosettantatesima ricerca “Analisi delle tendenze macroeconomiche”.
Ivan Nikolic, il direttore del centro per le ricerche dell’Istituto dell’Economia che svolge questa ricerca, ha detto che i dati del mese di maggio sono molto favorevoli e che hanno rafforzato le aspettative relative all’attività economica.
Nikolic ha detto che ci sono alcune cose impreviste come la situazione nella Fiat che potrebbero avere un effetto negativo alla crescita dinamica dell’economia.
Stojan Stamenkovic, il coordinatore della ricerca “Analisi delle tendenze macroeconomiche” ha ricordato che questa ricerca varie volte ha mostrato che ci sono problemi nella produzione delle automobili.
La Fiat 500 L è troppo costosa per quello che offre
“Credo che il modello 500L sia troppo costoso per le caratteristiche che offre. Ora c’è lo sciopero generale che sta radicalizzando la situazione e causa problemi anche ai fornitori della Fiat a Kragujevac”, dice Stamenkovic, il quale non vede la soluzione di questo problema nella “Fiat”, menzionando anche le speculazioni nella stampa che si sta preparando l’abbandono della Serbia da parte di questo produttore italiano.
“Mi sembra che il problema della “Fiat” sia molto grande, anzi più grande dei problemi relativi alle aziende pubbliche di cui sta parlando sempre il Fondo Monetario Internazionale”, ha detto Stamenkovic.
Altri partecipanti della conferenza non erano concordi sulla possibilità che “Fiat” potrebbe lasciare la Serbia: “Non credo che ci sia la possibilità che la “Fiat” lasci la Serbia, però si deve tenere in conto che ogni prodotto ha suo ciclo di vita, nonchè il fatto che la produzione del modello a Kragujevac è iniziata con meno successo di quanto si aspettava”, ha detto Nikolic.
Il presidente della Camera di Commercio serba Marko Cadez ha detto che lui non ha informazioni che la Fiat vuole lasciare la Serbia: “Se ne parla già quattro anni. Gli scioperi si organizzano in tutto il mondo, anche in Germania e Italia. Essi rappresentano un problema, però non c’è nessuna indicazione che Fiat voglia lasciare la Serbia”, ha detto Cadez sottolineando che una soluzione si deve trovare.
L’economista Miladin Kovacevic ha detto che ci sono tre motivi principali per cui Fiat non lascerà la Serbia: “Il primo è un investimento molto grande nell’attrezzatura e infrastruttura nel nostro paese. Poi, ci sono investimenti nella formazione degli operai. Alla fine si deve tenere in conto del fatto che la Serbia appartiene al gruppo dei paesi con il costo di lavoro più basso. Non credo che un’azienda internazionale come la Fiat potrebbe decidere di abbandonare tale mercato”, ha concluso Kovacevic.
(Blic, 06.07.2017.)
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