Il governo della Serbia ha raggiunto una risoluzione sulla base delle raccomandazioni del gruppo di lavoro sulla cooperazione con l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) e l’Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani (ODIHR), che migliora ulteriormente il processo elettorale in Serbia.
La disposizione afferma che un funzionario non può utilizzare le riunioni pubbliche per promuovere partiti politici, vale a dire soggetti politici, e particolarmente si sottolinea che un funzionario non dovrebbe usare riunioni a cui partecipa per la presentazione pubblica di partecipanti alle elezioni e programmi elettorali, sollecitando gli elettori a votare o non votare per determinati candidati.
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Inoltre, come indicato dalle conclusioni del governo serbo, un funzionario non può utilizzare risorse pubbliche per la promozione di partiti politici, o entità politiche, o per l’uso di locali, veicoli o inventari di enti statali, istituzioni provinciali e locali, imprese pubbliche e istituzioni pubbliche. Eccezionalmente, le risorse pubbliche possono essere utilizzate in campagna elettorale per proteggere la propria sicurezza personale, se tale utilizzo è regolamentato o deriva da una decisione dei servizi competenti.
Inoltre, ai fini della corretta attuazione di tali misure, il governo sottolinea in particolare il dovere di un pubblico ufficiale di comunicare sempre in modo inequivocabile agli interlocutori e al pubblico se egli afferma la posizione dell’organismo in cui svolge tale funzione o se invece dà voce alla posizione di un partito politico o di un’entità politica.
Il governo sottolinea ancora specificamente che una violazione della sezione 29 dell’Atto dell’Agenzia anticorruzione comporta responsabilità gravi e allo stesso tempo anche il mancato rispetto da parte dei dipendenti pubblici di questo articolo costituisce una grave violazione dei propri doveri.
Vlada Srbije donela Zaključak: Kako funkcioneri treba da se ponašaju u izbornoj kampanji
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