Un Presidente francese in Serbia dopo 18 anni dall’ultima volta

Il Presidente francese Emmanuel Macron, arrivato ieri per una visita di due giorni in Serbia, e il Presidente serbo Aleksandar Vučić, hanno deposto due corone sul Monumento al ringraziamento alla Francia, nel parco di Kalemegdan.

Macron ha anche ricordato la vittoria di Djokovic a Wimbledon, affermando che questa è stata un’incredibile sfida sportiva e che è sicuro che il popolo serbo ne è orgoglioso.

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Il primo Presidente francese a visitare Belgrado dopo 18 anni, è stato accolto con tutti gli onori di Stato davanti al Palazzo della Serbia, con l’intonazione degli inni di Francia e Serbia davanti a un plotone di cannoni e ha passato in rassegna il battaglione onorario della guardia.

Presenti alla cerimonia anche il Primo ministro, Ana Brnabić, e diversi membri del governo. Oggi, secondo giorno di visita, i due Presidenti incontreranno gli studenti dell’Ufficio regionale per la cooperazione giovanile (RYCO).

Macron è arrivato ieri pomeriggio accompagnato da una delegazione di uomini d’affari. I due Presidenti hanno dato il via alla modernizzazione dell’aeroporto “Nikola Tesla”, gestito dalla compagnia francese “Vinci”.

Secondo “France-Presse” Emmanuel Macron è venuto a Belgrado per cercare di rafforzare il ruolo della Francia nei Balcani, dove è forte l’influenza dei paesi extracomunitari come la Cina e la Russia. E l’Eliseo in questa visita vede soprattutto l’opportunità di ripristinare l’amicizia franco-serba.

Parigi insiste sul restauro del dialogo tra Serbia e Kosovo, che Belgrado non riconosce come stato indipendente, e ricorda che Macron rifiuta ogni allargamento prima di una precedente riforma dell’UE.

L’agenzia francese sostiene che il Presidente Aleksandar Vučić sembra determinato a stupire il suo ospite, dopo l’umiliazione vissuta nel corso di una cerimonia a Parigi l’11 novembre scorso durante il 100° anniversario dell’armistizio nella Prima guerra mondiale. Pur rappresentante di un paese vittima del conflitto, Vucic fu infatti relegato in una tribuna laterale mentre il presidente del Kosovo Hashim Thaci fu fatto sedere nella tribuna principale con lo stesso Macron, Vladimir Putin e Donald Trump.

Vucic promise che a Macron avrebbe organizzato un grandioso benvenuto, per mostrargli quale fosse l’ospitalità serba. Il governo serbo ieri ha mobilitato 10.000 persone per una cerimonia in onore dell’amicizia franco-serbo a Kalemegdan, davanti al Monumento da poco restaurato.

Secondo “France-Presse”, i residenti di Belgrado hanno ricevuto un sms ieri mattina dove venivano invitati a salutare l’ospite in una città decorata con i colori della Francia.

Belgrado ha già organizzato un ricevimento trionfale al Presidente russo Vladimir Putin durante la sua visita, il 17 gennaio 2019, e ora è il turno di Macron.

L’analista Popov sostiene che Belgrado si aspetta dalla visita un chiarimento su tre punti fondamentali: l’adesione della Serbia all’Unione, il futuro ruolo della Francia nei Balcani, perché è chiaro l’interesse per la regione di Parigi, e la questione del Kosovo.

“Questa è una visita molto importante da cui Vucic vuole ottenere il massimo profitto”, afferma Popov.

Ancora “France-Presse” ricorda che nel mese di aprile Angela Merkel e Macron erano ottimisti sul fatto di essere in grado di convincere Belgrado e Pristina a continuare il dialogo, ma il programmato incontro a Parigi ai primi di luglio è stato annullato a causa della mancanza di nuove proposte.

La Francia punta anche a rafforzare legami economici finora sfavorevoli, sebbene “Vinci” abbia ricevuto una concessione sull’aeroporto di Belgrado e “Alstom” sia ancora in corsa per il progetto della metropolitana, dove però deve confrontarsi con la forte concorrenza del consorzio cinese.

I Balcani sono una parte importante della nuova via della seta, mega progetto cinese per lo sviluppo della sua potenza economica, e i cinesi hanno la maggior parte dei progetti di infrastrutture e acquisizioni industriali nella regione. Pechino ha annunciato un totale di 12 miliardi di euro di prestiti ai paesi della regione, di cui un terzo alla Serbia, ricorda la stampa francese.

https://www.danas.rs/politika/makron-u-srbiji-zelimo-zajedno-da-okrenemo-novu-stranu/

PhotoCredit “FoNet/AP”

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