Appare sempre più probabile un nuovo pacchetto di misure economiche con cui lo Stato aiuterebbe l’economia, dal momento che il governo serbo ha analizzato per giorni i problemi affrontati dagli uomini d’affari durante la pandemia, nonché tutti i possibili modi in cui potrebbe aiutarli. Dopo i tre minimi sindacali e i 100 euro, il governo sta valutando nuovi aiuti.
L’insieme di misure che la Camera di commercio serba ha inviato al governo all’inizio di giugno, sotto forma di proposta, accorpa un sostegno a breve termine per preservare la liquidità e i posti di lavoro, nonché misure di sviluppo attraverso un sostegno agli esportatori e l’inclusione delle aziende serbe nelle catene di approvvigionamento internazionali.
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“Le misure a breve termine non dovrebbero più essere orizzontali ma dirette in modo selettivo ai più minacciati, i quali hanno subito il colpo più forte della crisi e hanno bisogno di un tempo più lungo per il consolidamento”, ha dichiarato il presidente della Camera, Marko Čadež.
Alla domanda su quanto sia realistico per lo Stato ridare un nuovo sussidio diretto all’economia attraverso l’erogazione di un ulteriore minimo sindacale, Nikola Altiparmakov, membro del Consiglio fiscale, ha dichiarato che spetta al governo valutare quale soluzione potrebbe dare i risultati migliori.
“Due cose sono certe oggi. Una è che lo Stato non può ripetere il generoso pacchetto di misure di pochi mesi fa e quindi il nuovo pacchetto avrebbe un valore molto più piccolo. E l’altra, che pochi mesi fa stavamo cercando di aiutare l’economia a superare una crisi che si pensava a breve termine, ora invece è chiaro che la crisi durerà molto più a lungo”, ha sottolineato Altiparmakov.
Va aggiunto che i più a rischio sono ora quelli che hanno bisogno di aiuto, ma la questione è se si parla di settori o di lavoratori.
“Si dovrebbe considerare se aiutare i datori di lavoro che assumono dei lavoratori da settori in grossa difficoltà; per esempio lo Stato si fa carico del 70% delle tasse dei nuovi assunti che provengono dal settore turistico”, ha concluso l’esperto.
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