Un lavoratore su dieci in Serbia riceve lo stipendio in contanti

Un lavoratore su dieci riceve il proprio stipendio esclusivamente in contanti o in parte in contanti e in parte sul proprio conto bancario, secondo i risultati dell’ultima indagine sulla percezione dell’economia sommersa presentata da NALED, con il supporto dell’iniziativa nazionale per il pagamento senza contanti chiamata Bolji Način.

Gli esperti avvertono che ci sono diversi abusi fiscali in questo tipo di rimborso degli stipendi e che molti lavoratori ricevono il salario minimo (versato sul loro conto bancario) e poi il resto viene pagato in contanti.

I risultati del sondaggio hanno anche mostrato che la stragrande maggioranza dei cittadini serbi riceve lo stipendio mensile sul proprio conto corrente bancario (79%).

D’altra parte, un cittadino su dieci riceve lo stipendio esclusivamente in contanti (9%), oppure in parte in contanti e in parte sul conto corrente (10%).

La popolazione più giovane (18-29 anni) riceve i propri guadagni in contanti più spesso della media nazionale (16%).

L’Amministrazione fiscale serba afferma che nel 2022 sono state effettuate 2.157 ispezioni e nel 2023 778 ispezioni riguardanti il sospetto di malversazione sui salari.

Delle 2.157 ispezioni effettuate nel 2022, sono state riscontrate irregolarità in 1.695 casi (78,58%). Delle 778 ispezioni effettuate nel 2023, sono state riscontrate irregolarità in 572 (73,52%).

L’Amministrazione fiscale afferma di eseguire le ispezioni in linea con il regolare piano annuale, che si basa sulla valutazione dell’importanza fiscale e del rischio fiscale del contribuente.

Il socio ricercatore dell’Istituto di diritto comparato, Mario Reljanović, afferma che è una cattiva pratica quella di rimborsare lo stipendio in contanti, ma che questa pratica è diventata un fatto regolare, aggiungendo che lo Stato dovrebbe fare di più per evitare che ciò accada. “La Croazia, ad esempio, qualche anno fa ha reso obbligatorio per i datori di lavoro versare l’intero stipendio dei dipendenti sul loro conto bancario e questo è uno dei modi efficaci per combattere l’evasione fiscale e contributiva”, ha detto Reljanović.

Egli ritiene che dovrebbero esserci più ispettori fiscali, che le ispezioni dovrebbero essere più frequenti, approfondite, randomizzate e senza preavviso, e che le sanzioni per i datori di lavoro che pagano gli stipendi in contanti dovrebbe essere più severa.

(Euronews, 02.10.2023)

https://www.euronews.rs/biznis/biznis-vesti/100829/svaki-deseti-prima-platu-u-gotovini-ili-deo-novca-na-ruke-koliko-ih-je-spremno-da-prijavi-poslodavca-zbog-rada-na-crno/vest

This post is also available in: English

Share this post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

scroll to top