L’organizzazione Ecological Uprising (Ekološki Ustanak) sostiene che il governo serbo ha ingaggiato una società americana per fare pressioni a favore del progetto Jadar di Rio Tinto.
Il progetto ha suscitato proteste di massa che hanno costretto il governo a modificare i piani territoriali per l’area di Jadar, impedendo di fatto il progetto di estrazione del litio nella Serbia occidentale.
“Rivolta ecologica” ha pubblicato documenti in inglese e serbo che dimostrano che il progetto Jadar non è stato fermato. I documenti proverrebbero dal Gruppo Randon, il cui proprietario John Randon è esperto nella gestione di progetti strategici e nel ripristino delle relazioni politiche e tra le compagnie minerarie e il pubblico.
L’organizzazione chiede al presidente Aleksandar Vucic e al governo serbo di confermare o smentire le sue affermazioni sul Gruppo Randon.
Il Primo Ministro Ana Brnabic ha negato di essere a conoscenza dell’impegno del Gruppo Randon. “Non ho informazioni al riguardo. Non conosco quell’uomo”, ha dichiarato in una conferenza stampa.
Nel frattempo, Rio Sava Explorations, una società figlia di Rio Tinto, ha intentato nove cause contro la Serbia presso il Tribunale amministrativo a causa della sospensione del progetto Jadar e dei lavori di estrazione del litio.
Le prime due cause, secondo il tribunale, sono state depositate il 13 maggio 2022 e si riferiscono alle decisioni del governo serbo di annullare i decreti adottati dal Ministero della Protezione Ambientale serbo relativi allo sfruttamento sotterraneo di boro e litio e alla valutazione dell’impatto ambientale.
Altre due cause contro il Governo sono state intentate dopo che la Commissione amministrativa ha respinto i ricorsi della Compagnia Rio Sava, mentre due cause contro il Ministero dell’Agricoltura sono state intentate a causa di misure di ispezione.
(Voice of America, eKapija, 12.11.2023)
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