Il croato “Jutarnji List” nel suo portale ha analizzato la scena politica a Belgrado e Pristina, affermando che ci si può aspettare un “autunno politico di fuoco”.
Il giornale ricorda che elezioni parlamentari anticipate sono attese in Kosovo tra un mese, mentre il Presidente serbo Aleksandar Vucic annuncia un rimpasto del governo, con i media che speculano su possibili nuove elezioni.
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“Jutarnji.hr” crede che la situazione in Kosovo sia piuttosto tesa. Tra i principali favoriti per la posizione di nuovo premier c’è il “controverso e indomabile Albin Kurti”, leader del partito radicale “Autodeterminazione”.
Le elezioni in Kosovo devono partorire un governo pronto per un nuovo round di colloqui con la Serbia, poiché Bruxelles ha già visto molte tensioni tra Belgrado e Pristina. Il quotidiano croato, tuttavia, stima che il risultato delle elezioni di ottobre potrebbe, allo stato attuale, complicare le relazioni tra i due Paesi o radicalizzare le cose.
Attualmente i partiti albanesi in Kosovo sono in procinto di creare coalizioni dato che è chiaro che nessuno avrà la maggioranza per governare da solo. Tutti respingono la possibilità di coalizione con il Partito democratico del Kosovo di Hashim Thaci e dell’ex Presidente del parlamento Kadri Veseli.
Tesi saranno oltretutto i colloqui tra Albin Kurti e la Lega democratica del Kosovo di Isa Mustafa, e non è chiaro chi la spunterà come Primo Ministro tra i due; entrambi vogliono quel ruolo perché la loro coalizione ha una reale possibilità di vincere.
Kurti è sicuramente il più forte in quell’alleanza, ma non va bene a nessuno. “Le ambasciate a Pristina sono inorridite da una tale divisione, in quanto lui è certamente uno dei pochi politici kosovari non soggetto ad influenze internazionali e quindi non è sotto controllo. È un estremista”, riferisce il giornale croato.
Chi soffia sul collo a Kurti è il vice e per molti prossimo Premier Ramush Haradinaj e la sua Alleanza per il futuro; in coalizione con Kurti, sono riuniti attorno al sindaco di Pristina, Shpend Ahmeti e al suo Partito socialdemocratico.
Qualora Kurti vincesse le elezioni e fosse in grado di sedersi al timone del Kosovo, è possibile che i due più importanti avversari politici Haradinaj e Thaci si “risposino” per interesse. Ma, come conclude “Jutarnji List”, “non sono solo gli albanesi a spaccarsi la testa. Anche tra i serbi bolle qualcosa; sono infatti divisi in diverse fazioni, due delle quali in testa: lo schieramento appoggiato dalla “Srpska Lista” e quello che invece non lo è”.
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