La Commissione Europea ritiene che il PIL dei Paesi candidati all’adesione cresca più del previsto, eccezion fatta per quello dell’Albania.
Nell’ultima analisi economica pubblicata dalla Commissione, viene sottolineato che l’evento più importante per la Serbia è stato l’inizio ufficiale dei negoziati di adesione, ma anche che “le elezioni anticipate hanno rimandato l’approvazione di alcune leggi-chiave, come quelle su fallimenti, privatizzazioni, mercato del lavoro e permessi edilizi”. La crescita del PIL nei Paesi che ambiscono a entrare nella UE è proseguito nell’ultimo trimestre dello scorso anno, anche se in Serbia un po’ meno e soprattutto grazie all’aumento delle esportazioni. Nel 2013 il PIL serbo ha segnato un più 2,5%, mentre per quest’anno si prevede una crescita dell’1,3 e nel 2015 un aumento di 2,2 punti percentuali. Per quanto riguarda la disoccupazione, tra 2013 e 2014 è previsto un lieve peggioramento (dal 22,1% al 22,3), mentre la situazione dovrebbe migliorare il prossimo anno (21,4%). Il deficit dovrebbe invece passare dall’attuale 6,5% del PIL al 5%.
(Beta, 16.04.2014)