La portavoce dell’UE Maja Kocijancic, ha dichiarato oggi che nessuno dovrebbe confrontare le proteste che si stanno svolgendo contemporaneamente in questi tre paesi della regione. La Kocijancic ha respinto la dichiarazione dei media albanesi secondo cui la “primavera dei Balcani” è in corso, e che questo potrebbe “causare una grave crisi per l’intera UE”.
“Le proteste, in ognuno di questi tre paesi, sono diverse e hanno motivi e caratteristiche differenti, per cui non voglio affatto confrontare queste situazioni”, ha detto la Kocijancic a Bruxelles.
La portavoce dell’UE ha accettato la valutazione del giornalista secondo cui ci sono “alcuni elementi comuni” nelle richieste dei cittadini che protestano, ma ha sottolineato che non sono per un confronto: “La Commissione europea, attraverso le sue relazioni, monitora la situazione nei paesi della regione e loda e critica, ogni volta che è necessario. Le relazioni sono chiare e non vorrei confrontare queste situazioni”, ha ripetuto la Kocijancic.
Quando si tratta di rispettare lo stato di diritto come una delle richieste che si ripetono sia in Albania che in Montenegro e in Serbia, la Kocijancic ha valutato che “lo stato di diritto è assolutamente la richiesta più importante”.
“Pertanto l’UE cerca di parlare non solo con i governi, ma anche con altri interlocutori nella regione, in modo da avere un quadro completo della situazione sul terreno”, ha spiegato Maja Kocijancic.
Alla domanda su quale sia la posizione dell’UE riguardo alla simile mossa dell’opposizione serba, la Kocijancic ha sottolineato che non è necessario considerare ogni situazione singolarmente in ogni paese partner: “L’UE sottolinea che il Parlamento è il luogo in cui si dovrebbero tenere i dibattiti”.
La portavoce dell’UE commenta le proteste in Serbia, dicendo che l’espressione pacifica delle proprie opinioni è un diritto fondamentale dei cittadini e aggiunge che il messaggio comune dell’UE a tutti i partner nei Balcani occidentali è che per la regione balcanica la prospettiva europea può diventare realtà solo attraverso l’attuazione di riforme.
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