Aggiornamento delle ore 22.30 del 27 settembre
E’ ancora in corso la riunione dell’Ufficio per il coordinamento della sicurezza pubblica cui spetta l’ultima parola in merito all’autorizzazione della parata dell’orgoglio omosessuale a Belgrado.
Gli organizzatori manifestano ottimismo affermando che quest’anno il clima è più favorevole. Il corteo dovrebbe interessare le strade seguenti: Kneza Milosa, Nemanjina, Kralja Milana, tra piazza Nikola Pasic e la stazione ferroviaria.
Tuttavia stasera il movimento politico di ultradestra “Dveri” ha portato in piazza della Repubblica oltre 5.000 persone per protestare contro il Gay pride. Tra di essi molti capi delle tifoserie calcistiche, tra cui Ivan Bogdanov, noto in Italia come “Ivan il terribile” dopo gli incidenti a Genova nel 2010 nel corso della partita Italia-Serbia.
Una parte dei manifestanti si è scontrata con la polizia nel tentativo di arrivare fino alla sede del governo in via Nemanjina dove è in corso la riunione dell’Ufficio per il coordinamento della sicurezza pubblica.
Forte tensione a Terazije.
E’ stato deciso che la parata dell’orgoglio omosessuale di Belgrado di domenica 28 settembre non verrà vietata ma la polizia si riserva di interrompere la manifestazione in ogni momento in caso di problemi di ordine pubblico.
Le modalità di svolgimento della manifestazione si sapranno oggi. “Mi appello a tutte le persone che amano la Serbia affinché contribuiscano a preservare l’ordine e la tranquillità e a evitare danneggiamenti alla città e aggressioni alla polizia. L’Ufficio per il coordinamento della sicurezza pubblica ha deciso che la parata non verrà vientata ma se cambieranno le condizioni di sicurezza essa potrebbe non prendere luogo”, ha dichiarato il ministro degli interni Nebojsa Stefanovic, il quale ha aggiunto che le forze di polizia lavorano alacremente e la decisione verrà presa per tempo.
Gli estremisti di destra minacciano senza esitazioni
Questa situazione fa comodo solo alle organizzazioni di estrema destra che non intendono abbassare la tensione tra i partecipanti e i cittadini: in questo modo lo Stato ammette implicitamente la sua debolezza. Quindi nessuno scandalo se l’associazione “Obraz” ha scandalosamente invitato i suoi sotenitori a “passeggiare assieme per le strade per testimoniare che siamo serbie serbe e non pecore o buoi da scannare”.
Tutte le manifestazioni tese a contestare il Gay Pride sono state proibite, eccetto quella che terrà il movimento politico “Dveri” sabato mattina 27 settembre in piazza della Repubblica.
Il deputato tedesco dei Verdi Volker Beck ha dichiarato alla Deutsche Welle che gli omosessuali in Serbia vivono una situazione difficile perché sono costretti a nascondersi e ad avere paura e per questo la parata omosessuale non deve essere annullata.
Lo Stato mantiene le sue posizioni
Il comitato organizzatore della parata dell’orgoglio omosessuale ha invitato tutti gli organi dello Stato a difendere la Costituzione e tutelare le libertà dei cittadini. “Siamo preoccupati per la posizione espressa dall’Ufficio per il coordinamento della sicurezza pubblica che afferma che la decisione finale verrà presa solo dopo l’incontri che si terrà oggi pomeriggio”, ha dichiarato Boban Stojanovic, il quale non ha voluto commentare l’eventualità che il Gay Pride venga annullato all’ultimo momento per ragioni di sicurezza come è avvenuto lo scorso anno.
(Blic, 27.09.2014)
enorme delusione da parte della serbia