Il Presidente della Repubblica serba di Bosnia, Milorad Dodik, ha dichiarato che l’Ambasciata degli Stati Uniti in Bosnia-Erzegovina ha respinto la sua richiesta di visto diplomatico.
Il visto consentirebbe a Dodik di partecipare negli Stati Uniti alla cerimonia di insediamento del neo eletto Presidente Donald Trump, evento che si terrà il 20 gennaio a Washington e per il quale il Presidente ha, tra l’altro, ricevuto un invito.
Il 27 dicembre Dodik ha riferito a RTRS, emittente pubblica della Repubblica serba, che l’Ambasciata ha motivato il proprio diniego in considerazione del fatto che il Presidente si recherebbe negli Usa non in qualità di rappresentante della Bosnia-Erzegovina.
Dodik, Capo dell’entità serbo-bosniaca autonoma della Bosnia Erzegovina, ha sottolineato di aver ricevuto l’invito a partecipare all’inaugurazione da collaboratori della campagna di Trump.
Dodik ha inoltre raccontato in dettaglio una conversazione telefonica avuta la settimana scorsa con Vice Assistente Segretario di Stato degli Stati Uniti, Hoyt Yee, il quale gli avrebbe chiesto di rinunciare alla politica del suo partito filo-russo e separatista “e di rispondere alla Procura della Bosnia-Erzegovina”.
Dodik ha descritto i commenti di Yee come “un’arringa diretta dall’Ambasciatore americano in Bosnia-Erzegovina Maureen Cormack”, presente durante la conversazione telefonica.
RTRS ha evidenziato nella sua relazione che Yee “ha incolpato Dodik per la situazione di stallo della Bosnia-Erzegovina nel suo cammino verso l’UE”.
(Rferl, 29.12.2016)
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