“Transparentnost Srbija” ha denunciato all’Agenzia anticorruzione le illogicità di alcuni rapporti pubblicati sui finanziamenti dell’ultima campagna elettorale per l’elezione dei deputati al parlamento.
I rapporti affermano che i costi totali della campagna sono notevolmente inferiori agli importi spesi nella voce “Ricavi”. Inoltre, nella somma di alcune categorie di costi, come i costi della pubblicità televisiva (che altrimenti rappresenta la maggior parte dei costi), sono stati omessi importi significativi. Così, ad esempio, per la lista “Aleksandar Vučić – Za nasu decu”, si afferma che i costi totali si aggirano intorno ai 181 milioni, e i costi della pubblicità televisiva sui 15,5 milioni, che è quanto costa il contratto di locazione nella TV B92.
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Nella relazione, tuttavia, ci sono dei costi individuali per la trasmissione di diversi video e pubblicità, la somma dei quali è superiore a 350 milioni, ma che non sono stati inclusi nel calcolo finale dei costi della pubblicità televisiva.
Addirittura un solo costo individuale, contrassegnato come “1.2.1 Annuncio 1 – Servizi pubblicitari – Marketing politico” è superiore alla somma e ammonta a poco più di 186 milioni.
Nella voce “Ricavi”, invece, si rileva che tutti i 460 milioni spesi sono stati ottenuti da fonti pubbliche e circa 220 milioni da fondi propri.
Quasi lo stesso è per la lista “SPS-JS”: i costi totali sono 62 milioni, sebbene siano elencati i costi individuali per la trasmissione di video e pubblicità per un importo molto più elevato, oltre 150 milioni, e la somma dei costi pubblicitari televisivi sia stimata intorno ai tre milioni.
Nella voce “Ricavi” si rileva invece che 85 milioni sono stati spesi da fonti pubbliche, 8,8 milioni da donazioni e 3,6 da fonti proprie.
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