Il Presidente francese Emanuel Macron ha “gettato acqua fredda in faccia” ai Paesi dei Balcani occidentali riguardo alle loro aspirazioni europee, afferma Toby Vogel
Il Summit UE-Balcani tenutosi a Sofia, è stato molto deludente perché in sostanza non v’è stata una riaffermazione della prospettiva di adesione dei Paesi dei Balcani nell’UE, ha detto il ricercatore del Centro per gli studi politici europei di Bruxelles Toby Vogel.
Non c’è nulla di nuovo su ciò che Macron ha detto, ma, come ha sottolineato Vogel, “è interessante che lui, considerato un politico estremamente europeista, abbia avuto un tale atteggiamento nei confronti dell’accoglienza dei Paesi balcanici”.
Vogel afferma inoltre che è deludente che al Summit non abbia partecipato il Primo Ministro spagnolo a causa del Kosovo, tutto ciò dimostra che l’UE non ha rafforzato il suo impegno nei confronti dell’allargamento nei Balcani. “I leader dei Paesi della regione hanno capito com’è realmente la situazione e sono sicuro che agiranno di conseguenza”, ha aggiunto Vogel.
Secondo Vogel sono solamente illusioni quelle che la Serbia e il Montenegro possano diventare membri dell’UE entro il 2025. Le riforme dell’UE, in primis l’Eurozona, non richiedono molto tempo, richiedono soprattutto la volontà politica e il consenso degli Stati membri che per ora non esistono ancora. Francia e Germania non sono d’accordo sulla direzione che le riforme devono intraprendere nell’Eurozona. Sono d’accordo solo su alcune misure minori da adottare nell’ambito del meccanismo europeo di stabilizzazione, ha dichiarato Vogel.
Pertanto Vogel ritiene che l’UE non abbia una strategia politica concreta per i Balcani occidentali e che solo attraverso il processo di allargamento cerca di trovare soluzioni. Questo approccio ha funzionato bene per i Paesi come l’Ungheria, la Polonia e persino la Slovacchia in quanto essi volevano veramente aderire all’UE e attuare tutte le riforme. Questi Stati però non erano “catturati” da varie élite, com’è il caso dei Balcani oggi.
Vogel è d’accordo con l’affermazione che alcuni Paesi che hanno aderito all’UE solo quando erano candidati soddisfavano determinati criteri mentre dopo l’adesione a pieno titolo questi criteri non li hanno applicati più. Ad esempio, la Croazia, da Paese candidato, ha dovuto soddisfare determinati criteri come la protezione delle minoranze, e il problema dei rifugiati serbi. Ora però che è un membro effettivo, sta evidentemente flirtando con l’estrema destra, e crescono le tensioni nei rapporti con la Serbia riguardo a Jasenovac, come anche con la Slovenia intorno al confine. “Dunque le persone dei Balcani che credevano che l’Unione europea fosse un toccasana e che potesse risolvere tutti i loro problemi, ora si rendono conto che si trattava solo di un’illusione e, pertanto, è in calo l’entusiasmo per l’adesione al blocco europeo”, ha dichiarato Vogel. E aggiunge che l’adesione all’UE o il processo di adesione non è un meccanismo per risolvere i conflitti bilaterali.
Anche se Belgrado teme che una delle possibili condizione per l’adesione all’UE sia il riconoscimento formale del Kosovo, Vogel non pensa che per aderire all’UE sia necessario che la Serbia formalmente riconosca il Kosovo. Tuttavia, dovrebbe accettare l’accordo legalmente vincolante nel quadro del diritto internazionale che consentirebbe alla Serbia e al Kosovo lo stato di fatto e le relazioni diplomatiche. Questo non sarebbe un riconoscimento formale dell’indipendenza del Kosovo da parte di Belgrado, ma qualcosa di simile.
I leader serbi infine dovranno rivolgersi ai cittadini e comunicargli un fatto che, come Vogel ritiene, loro sanno già, ovvero che Belgrado ha perso il controllo sul Kosovo 20 anni fa, soprattutto a causa della repressione delle autorità serbe che ha causato la resistenza degli albanesi. Dunque era possibile che il Kosovo volesse l’indipendenza già dieci anni fa, afferma Vogel.
Secondo lui, ora è il momento di riconoscere la realtà e quando ciò accadrà, sia la Serbia che il Kosovo saranno in grado di avvicinarsi significativamente all’UE, conclude Vogel per RSE. (Tanjug)
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(http://www.politika.rs/scc/clanak/404070/Vogel-Samit-u-Sofiji-razocaravajuci)
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