L’organizzazione Transparency International (TI) misura da 24 anni l’indice delle percezioni della corruzione, misurando l’opinione o l’impressione di chi fa’ affari con i funzionari statali e i funzionari pubblici. L’indice delle percezioni della corruzione è espresso su una scala da 0 (corruzione molto diffusa) a 100 (senza corruzione).
La Serbia ha perso due punti rispetto allo scorso anno e con l’indice 39 occupa ora l’87° posizione tra 180 paesi in cui si misura le percezioni della corruzione. In questa posizione era nel 2012.
L’anno scorso, la Serbia era al 77° posto.
La Serbia si trova nel gruppo di paesi con corruzione diffusa e ben al di sotto della media europea. La Bosnia, la Macedonia e l’Albania sono classificate peggio della Serbia.
Secondo Transparency Serbia, membro di “Transparency International”, la Serbia ha fatto un passo indietro perché non applica in modo coerente meccanismi preventivi o repressivi contro la corruzione.
“Non sono stati investigati nemmeno quei casi di sospetto di corruzione documentati nei rapporti dei media e degli organi di stato”, si legge in una nota del Transparency Serbia.
La scarsa percezione della corruzione, secondo Transparency Serbia, è fortemente influenzata dalla mancanza di trasparenza nel processo decisionale e dall’assenza di concorrenza nella conclusione dei principali contratti governativi.
This post is also available in: English