Alla mezzanotte di ieri sono entrate in vigore nuove misure per l’ingresso in Austria dalle cosiddette regioni a rischio, che comprendono tutti i Paesi dei Balcani occidentali, compresa la Serbia.
Secondo queste misure, i viaggiatori alla frontiera dovranno mostrare un test PCR negativo, rilasciato da meno di 72 ore, altrimenti dovranno andare in autoisolamento, riferisce “RTS”. In questo caso entro 48 ore dovranno fare il test a proprie spese o saranno sanzionati con una multa di 1.450 euro.
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Il 16 giugno, il Consiglio dell’Unione Europea ha rimosso la Serbia dall’elenco dei Paesi i cui cittadini possono viaggiare liberamente negli Stati membri dell’UE e, sebbene questa raccomandazione non sia vincolante, alcuni paesi, tra cui Spagna, Francia, Italia e Svezia, hanno vietato ai cittadini del Paese balcanico di entrare.
Le misure introdotte per i Paesi terzi, compresa la Serbia, saranno ancora in vigore in Croazia. L’11 luglio, il governo croato ha deciso una quarantena obbligatoria di due settimane per i cittadini provenienti da Paesi terzi.
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