Terminato il summit trilaterale a Brussels, firmato accordo sul sistema giudiziario

Dopo un incontro di quattro ore tra il capo della diplomazia europea Federica Mogherini e i primi ministri di Serbia e Kosovo Aleksandar Vucic e Isa Mustafa, stanotte alle 2 è stato raggiunto a Brussels un accordo sul sistema giudiziaio in Kosovo, annunciato dalla Mogherini attraverso il suo account twitter, la quale si è detta soddisfatta per la volontà espressa dalle parti di proseguire i negoziati.

L’accordo prevede la presenza di giudici serbi nei tribunali del Kosovo del nord. “I negoziati sono stati molto duri e abbiamo ottenuto il massimo, date le circostanzee”, ha commentato a caldo Vucic, il quale ha anche comunicato che Isa Mustafa ha richiesto lo scioglimento dei gruppi di protezione dei civili nel nord Kosovo e lo smantellamento del “parco della pace” sul ponte sul fiume Ibar a Kosovska Mitrovica. “Di questo noi non abbiamo inteso parlare, semmai avremmo voluto parlare della situazione del complesso minerario di Trepca e della comunità delle municipalità serbe.

Per quanto riguarda il dettaglio dell’accordo sul sistema giudiziario in Kosovo, a Kosovska Mitrovica sud i giudici saranno 11 su 14 albanesi ma il presidente del tribunale di Kosovska Mitrovica nord sarà un serbo. I pubblici ministeri saranno nove serbi e nove albanesi. Il tribunale di Kosovska Mitrovica avrà sedi staccate a Zubin Potok e Leposavic, richiesta su cui i serbi hanno insistito.

Vucic ha sottolineato che i negoziati sono stati molto duri e varie volte sono stati interrotti, per cui ha ringraziato Federica Mogherini per la costante comprensione delle ragioni delle due parti. “Katherine Ashton voleva ascoltare il nostro piano, come ben ricordiamo, e mi sembra che Federica Mogherini abbia la stessa attitudine”, ha chiosato Vucic, il quale ha espresso l’auspicio che la firma dell’accordo aiuti a velocizzare l’apertura dei primi capitoli negoziali di adesione della Serbia all’Unione europea.

Precedentemente Federica Mogherini si era incontrata separatamente con la delegazione serba e con quella kosovara. Da parte sua il ministro degli esteri serbo Ivica Dacic aveva dichiarato che l’obiettivo del dialogo tra Belgrado e Pristina riguarda l’implementazione degli Accordi di Brussels, della comunità delle municipalità serbe (il tema più importante per Belgrado) mentre i temi più caldi riguardano le dimissioni forzate di Aleksandar Jablanovic e l’immigrazione clandestina dei kosovari.

Il dialogo è ripreso in un clima che tra Belgrado e Pristina si era via via deteriorato a causa della decisione di Mustafa di revocare l’incarico al ministro con delega al rientro della diaspora Jablanovic per cui la partecipazione della lista “Serba” all’interno del suo governo per Belgrado risultava “inutile”

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