Terminata con successo la revisione degli accordi col Fondo Monetario Internazionale

Il consiglio dei direttori esecutivi del Fondo Monetario Internazionale (FMI) il 23 ottobre 2015 ha emesso un giudizio positivo sulla seconda revisione dell’attuale accordo di precauzione con la Repubblica di Serbia, fanno sapere dalla Banca di Serbia.

Secondo le valutazioni del FMI, la Serbia continua a ottenere buoni risultati nell’implementazione del programma economico concordato. Si è creata una crescita economica nonostante l’applicazione di energiche misure di stabilizzazione fiscale e il disavanzo attuale nella bilancia dei pagamenti è stato ridotto ad un livello sostenibile. E’ stato constatato che l’implementazione del piano economico accordato continua ad essere decisiva per la sostenibilità del debito pubblico, il rafforzamento del settore finanziario e la concorrenza nell’economia serba.

I risultati fiscali sono incoraggianti e rendono possibile una cornice per l’introduzione di misure che consentiranno di ridurre il volume del debito pubblico. E’ necessario considerare la possibilità di incrementare i profitti e le pensioni del settore pubblico nel contesto del processo di razionalizzazione del numero di impiegati nel settore pubblico. Contemporaneamente, è necessario migliorare la realizzazione di investimenti capitali affinché stimulino la crescita economica.

Si considera che in condizioni di bassa inflazione e dell’attuale consolidazione fiscale, è necessario un graduale rilascio delle politiche monetarie da parte della Banca Centrale. Il FMI ha salutato positivamente la dedizione al regime di target dell’inflazione e della flessibilità di regime del tasso di cambio del Dinaro.

L’introduzione di tali misure nel settore finanziario crea le condizioni per il progresso della resistenza del settore finanziario stesso. Il FMI consiglia di continuare con gli studi diagnostici delle banche, utilizzando tutti i metodi analitici per l’avanzamento della cornice regolatoria e di controllo. Particolarmente importante è l’introduzione di una strategia per la risoluzione dei crediti problematici e una strategia per le banche la cui proprietà ricade allo stato.

Il FMI considera che sia cruciale la continuazione di un’ottima implemetazione delle riforme strutturali per la diminuzione dei rischi finanziari e per incentivare la crescita e la concorrenza, fanno sapere in una nota ufficiale.

(eKapija, 26.10.2015.)

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