In occasione della quarta revisione dell’accordo, la missione del Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha iniziato una serie di incontri tecnici con i rappresentanti dell’amministrazione serba.
Il dialogo ufficiale con il Governo inizia lunedì, mentre i temi principali saranno lo stato delle finanze statali e la riforma del settore pubblico, le aziende pubbliche e le aziende in ristrutturazione.
Il capo della missione James Roof ha detto che le riforme sono in ritardo, in particolare la riduzione del numero dei dipendenti nel settore pubblico, perciò non c’è lo spazio per l’aumento degli stipendi e delle pensioni né questo né l’anno prossimo. Le trattative non saranno facili. Si aspetta una valutazione positiva, nonchè la richiesta di velocizzare il processo delle riforme.
Alla vigilia del dialogo con l’FMI, il primo ministro serbo Aleksandar Vucic ha detto che non dorme bene per questo, però ha detto che la situazione delle casse statali è migliore che previsto, perchè il deficit è 7 volte minore del previsto, la crescita dell’economia più veloce, mentre i ricavi da accise e tasse maggiori.
“I risultati sono un po’ migliori del previsto, però questo non lascia spazio per l’aumento degli stipendi e delle pensioni. In particolare, perchè gli effetti pianificati della razionalizzazione dei dipendenti pubblici non sono stati realizzati”, ha detto il presidente del Consiglio fiscale Pavle Petrovic.
Non è ancora realizzato l’accordo dell’anno scorso sulla riduzione del numero dei dipendenti nel settore pubblico, mentre nelle prossime due settimane si dovrebbe definire assieme con il FMI il numero esatto dei dipendenti che deve essere ridotto.
“Credo che il Governo cercherà di evitarlo, giustificandosi con altri risultati, però rimane ancora la questione aperta su cosa succederà dopo. Queste trattative sono veramente difficili, perchè ora vi è il picco delle riforme in Serbia”, ha detto l’ex rappresentante della Serbia presso il Fondo monetario internazionale Srboljub Antic.
Pavle Petrovic aggiunge che il consolidamento fiscale e il risanamento delle finanze pubbliche dipende dal successo della ristrutturazione delle aziende pubbliche.
“Credo che si sia realizzato un cambiamento e che siano state introdotte regole valide per tutte le aziende. Non c’è più un trattamento speciale per le aziende che rappresentavano un fardello da oltre due decenni. Ora tutte le aziende statali sono state indirizzate verso un processo che fra un anno potrebbe finire con il fallimento oppure con la privatizzazione”, ha detto l’economista Milojko Arsic.
Il capo della missione del FMI guarda con l’ottimismo le riforme intraprese finora. Roof dice che la crescita dell’economia si è velocizzata. Inoltre, lui crede che fra un’anno sarà raggiunto l’obiettivo principale: fermare la crescita del debito pubblico.
(RTS, 09.06.2016.)