Tre mesi dopo un’altra vendita senza successo di Telekom Srbija, il governo si domanda se accettare una delle sei offerte arrivate per l’acquisto di questa azienda. Cosa succede in questa azienda? Il Governo ha emanato il programma annunciato grazie al quale Telekom potrebbe sopravvivere fino a un altro tentativo di vendita fra due-quattro anni?
Telekom opera in utile, però per rimanere competitiva dovrebbe diminuire il numero dei dipendenti, cambiare le modalità di lavoro, investire di più nelle infrastrutture. Così, è stato detto a dicembre quando il governo ha rinunciato alla vendita di Telekom e ha deciso di emanare il Programa per Telekom.
Il ministro del commercio, turismo e telecomunicazioni, Rasim Ljajic ha detto che il destino di Telekom ha due possibilità.“La pubblicazione di un bando per assumere un management professionale ossia la pubblicazione di un bando per la vendita di un pacchetto minore di azioni dell’azianda. Stiamo discuttendo con vari soggetti coinvolti in questo processo e vogliamo trovare la miglior soluzione possibile”, ha detto Ljajic.
I rappresentanti dei dipendenti di Telekom dicono che la soluzione non sono i licenziamenti, perchè non hanno un esubero di dipendenti. Miroslav Joksimovic dal Sindicato di Telekom ritiene che lo Stato dovrebbe conservare il diritto di direzione e coordinamento di questa azienda.”Se bisogna avere capitale misto, non c’è problema, però lo Stato dovrebbe dirigere questa azienda perchè essa rappresenta un grande ritorno per il paese. Telekom dà il suo sostegno finanziario ai settori dello sport, della cultura e arte, a varie manifestazioni e al fondo pensionistico”, dice Joksimovic.
I ben informati dicono che a dicembre Telekom non si è venduta perchè la maggioranza dei cittadini era contraria e non per ragioni economiche.
L’economista, Milojko Arsic ritiene che bisognerebbe considerare l’applicazione di un modo alternativo di privatizzazione. “Per esempio, la privatizzazione potrebbe essere realizzatra tramite la borsa. Vi potrebbero partecipare anche aziende estere, però la maggioranza sarebbe nella proprietà nazionale”, ha detto Arsic. Però, in questo caso, i fondi saranno minori rispetto al caso della vendita a un partner strategico.
I rappresentanti della Banca europea per la ricostruzione e per lo sviluppo supportano la privatizzazione di Telekom e alcune altre aziende statali, e dicono che il Governo dovrebbe essere realistico quando si tratta del prezzo di vendita e devono tenere in conto il vantaggio a lungo termine che potrebbe essere realizzato attraverso una migliore gestione aziendale.
(RTS, 28.03.2016.)