Tadic abbandona il DS e prepara una nuova formazione?

Il quotidiano Blic rivela che l’ex presidente della Repubblica di Serbia alle prossime elezioni dovrebbe guidare un largo fronte di partiti di ispirazione socialdemocratica.

Dopo le rivelazioni sulla lista che starebbe approntando l’ex Ministro dell’Economia Sasa Radulovic, il giornale ha pubblicato l’indiscrezione (non confermata) secondo cui a questo fronte democratico potrebbero partecipare transfughi del DS, il partito Insieme per la Serbia di Dusan Petrovic (ZZS), la Lega dei Socialdemocratici della Vojvodina (LSV) e altre formazioni. Contattato dall’agenzia Beta, il vicepresidente del LSV Bojan Kostres non ha voluto fare dichiarazioni su questa specifica eventualità, ma ha detto che il suo partito ha avuto contatti informali con altre formazioni e di essere disponibile a discutere della possibilità di entrare a far parte di una coalizione di ispirazione europeista. In una nota odierna anche il ZZS ha fatto sapere di essere disponibile a formare un largo fronte democratico, sottolineando che i partiti che hanno ideali europeisti e solidaristici sono i suoi “interlocutori privilegiati”.

“La creazione di un eventuale blocco democratico dipenderà solo da bisogni della nostra realtà politica e da come questo blocco potrà contribuire a ridurre la pericolosa distanza di consensi tra il governo e le opposizioni che rischia di minare la democrazia nel paese e lo stesso sistema multipartitico”, scrive Tadic in un comunicato ufficiale, aggiungendo che a suo avviso la “evidente differenza di consenso tra il partito del progresso serbo e gli altri” rischia di far sì che le elezioni non metteranno in luce la volontà degli elettori ma la matematica pre e post elettorale.

“Per formare un tale blocco elettorale è necessario che i vari leader politici siano capaci di resistere ai partiti al governo e che invece di competere su chi di essi è migliore superino gli interessi personali, invece ben soppesati in quella matematica”, ha aggiunto Tadic specificando che l’obiettivo è la stabilizzazione del sistema politico del paese e non l’ingresso nel governo ad ogni costo.

(Blic, 28.01.2014)

Boris Tadic

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