Il sistema finanziario serbo è rimasto stabile l’anno scorso, malgrado i rischi esterni: lo ha dichiarato giovedi la Governatrice della Banca Nazionale della Serbia (NBS), Jorgovanka Tabakovic.
Il sistema finanziario del paese è riuscito a rimanere altamente capitalizzato, solido e stabile nel 2016, nonostante i rischi derivanti dagli sviluppi nell’area dell’euro e le divergenze delle politiche monetarie della BCE e della FED, ha aggiunto Tabakovic.
Parlando nel corso della presentazione della relazione annuale sulla stabilità finanziaria nel 2016, la Governatrice della Banca centrale ha dichiarato che gli squilibri economici interni ed esterni sono stati ridotti lo scorso anno e che la fiducia degli investitori è stata mantenuta e la crescita del PIL accelerata al 2,8%. In particolare, coordinando le politiche fiscali e monetarie, il premio di rischio della Serbia è sceso a 140 punti. “Tali scenari sono inediti”, ha spiegato Tabakovic.
“Il ciclo dei tassi di riferimento chiave, lanciato nel maggio 2013, è proseguito nel 2016. Il tasso di riferimento chiave è stato tagliato al 4%, il suo livello più basso nel regime di controllo dell’inflazione. Di conseguenza, e considerando il calo del premio di rischio del paese, i tassi di interesse sui prestiti aziendali e privati sono diminuiti, mentre i costi di prestito governativi sono scesi al minimo”.
“L’espansione dei prestiti domestici è aumentata ulteriormente nel 2016. L’accelerazione dell’attività economica, le tendenze favorevoli nel mercato del lavoro e un ulteriore calo dei tassi di interesse sui prestiti hanno influenzato la crescita della domanda di prestiti. Come conseguenza della domanda più elevata e dell’offerta di prestiti, il volume dei nuovi prestiti domestici è aumentato del 33% nel 2016 rispetto al 2015, con quasi il 75% dei prestiti dinaro (RSD)”.
Tabakovic ha osservato che “i risultati conseguiti della politica economica globale sono stati confermati dal FMI, dalle agenzie di rating del credito, dagli investitori stranieri e dalla BERS, che è stata la prima istituzione finanziaria internazionale a rilasciare titoli di dinaro sul mercato serbo”.
Il rilascio di questi titoli ha contribuito al processo di dinarizzazione, che è una delle nostre priorità, ha spiegato la Governatrice, aggiungendo che i risultati sono stati confermati anche dal progresso della Serbia nella lista Doing Business, con il piazzamento del paese tra i dieci paesi ad aver raggiunto il massimo progresso.
Nel mese di maggio del 2017, la quota dei crediti deteriorati sul totale dei prestiti nel settore bancario è stata pari al 16,1%: “si tratta del livello più basso dal 2010”, ha evidenziato Tabakovic, ricordando che nell’agosto 2015 questa quota era pari al 22,2%.
“Posso affermare con grande piacere che il piano d’azione della Banca nazionale di Serbia per l’attuazione della strategia di risoluzione della NPL è stato pienamente attuato entro le scadenze previste. Analizzando i rischi che possono mettere in pericolo la stabilità finanziaria, vogliamo sempre mirare ad agire preventivamente, tra l’altro, rafforzando il quadro normativo in conformità con l’acquis comunitario e con la strategia per l’introduzione dei principi di Basilea III in Serbia”, spiega Tabakovic. I regolamenti che recepiscono tali norme nella legislazione nazionale sono stati adottati nel dicembre 2016, e la loro implementazione è partita il 30 giugno 2017.
“Alle nostre spalle abbiamo un anno in cui, grazie ad un efficiente coordinamento della politica monetaria, fiscale, microprudenziale e macroprudenziale, è stata preservata la stabilità macroeconomica del Paese e rafforzata la resilienza del sistema finanziario nazionale. La Banca nazionale di Serbia rimarrà impegnata a garantire la stabilità a lungo termine del nostro sistema finanziario, nell’interesse generale di tutti i partecipanti, che costituisce un presupposto per una sostenibilità a lungo termine della crescita economica”, ha concluso la Governatrice.
(In Serbia, 29.07.2017)
https://inserbia.info/today/2017/07/tabakovic-serbias-financial-system-stable/
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