Dal 2016, lo stato ha sovvenzionato 82 progetti e fornito alle imprese 230 milioni di euro. In questo modo, si prevede di impiegare 35.889 persone a tempo indeterminato, il che significa che ogni nuovo lavoro è sovvenzionato con poco più di 6.400 euro.
L’ex ministro Mladjan Dinkic ha calcolato dieci anni fa, che un euro di incentivi per gli investitori stranieri porta otto euro in entrate di bilancio. Ciò è stato sostenuto anche dall’Agenzia per gli investimenti esteri e la promozione delle esportazioni, che ha sovvenzionato nuovi posti di lavoro e ha assegnato dal bilancio dai 2000 ai 10.000 euro per ogni nuovo dipendente.
Dal Ministero dell’Economia affermano per il “Blic Biznis”, che la sovvenzione degli investitori stranieri è principalmente una categoria economica. Come valutano, ciò è dimostrato analizzando gli effetti da diverse angolazioni, sia attraverso le tasse raccolte e fornite da altre entrate pubbliche generate dallo stato, sia attraverso nuovi posti di lavoro e salari pagati, come anche l’impegno di cooperative nazionali come fornitori e l’aumento delle esportazioni.
Il Ministero precisa inoltre che dal 2016 a metà maggio 2019, 82 progetti di investimento sono stati sovvenzionati dallo stato con quasi 230 milioni di euro, e ora si prevede di impiegare 35.889 persone con un contratto a tempo indeterminato.
D’altra parte, gli economisti sostengono che per una corretta valutazione degli effetti delle sovvenzioni c’è il bisogno di un’analisi completa, in cui, oltre al governo dovrebbero partecipare gli esperti del settore e li uomini d’affari, perché essi sanno meglio quale impatto hanno gli incentivi statali sulle imprese.
Il professore della Facoltà di Economia di Belgrado, Ljubodrag Savic, ha detoo per il “Blic Biznis” che è necessario formare una squadra di esperti che terrà conto di tutti i fattori. Egli fa notre inoltre che è molto difficile misurare gli effetti nei casi in cui gli investitori hanno rotto i contratti e lasciato il paese.
Il Consiglio Fiscale ha recentemente stimato, che i sussidi per gli investitori sono in crescita e che il governo fa sempre più affidamento a questa misura non di mercato, come un modo per incoraggiare gli investimenti, e essi sostenono che questo non dovrebbe essere un sostituto per la riforma del contesto economico.
“Dopo il valore di circa 10 miliardi di dinari nel periodo dal 2012 al 2015, i sussidi crescono a circa 12,5 miliardi di dinari nel 2017 e nel 2018, quindi il piano per il 2019 prevede circa 15 miliardi di dinari di sussidi”, ha affermato il Consiglio Fiscale e ha raccomandato che si dovrebbe iniziare a ridurre le sovvenzioni, dopo la scadenza del previsto periodo di tre anni, cioè dal 2021.
Nel 2016, le società sovvenzionate dallo Stato hanno investito complessivamente 216 milioni di euro, con l’apertura pianificata di 15.034 posti di lavoro e incentivi approvati per 81,48 milioni di euro. Nel corso del 2017, il livello pianificato di investimenti è stato di 148,94 milioni di euro, con 6.990 posti di lavoro e incentivi per 43,69 milioni di euro, e per il 2018 sono stati registrati investimenti per 209,54 milioni di euro, con occupazione prevista di 7,846 persone e sussidi approvati da 63,23 milioni di euro.
A metà maggio di quest’anno, il Ministero dell’Economia ha registrato investimenti per un importo di 238,66 milioni di euro, con la prevista apertura di 6.019 posti di lavoro e incentivi approvati per un importo di 41,52 milioni di euro.
This post is also available in: English