Non si lavora solo per la paga. Dallo stipendio bisogna detrarre i soldi per l’assistenza sanitaria, la pensione, l’eventuale assegno di invalidità, le spese statali, le persone senza lavoro in famiglia e altro…Per ogni cento dinari in Serbia, le tasse e i contributi totali ammontano a quasi 62 dinari. Lo Stato ha ridotto gli oneri fiscali dal 63% nel 2017 a poco più del 61% quest’anno. E continuerà a diminuirli, hanno ripetutamente annunciato dal Ministero delle finanze. L’imposta sui salari totali rimane, tuttavia, una delle maggiori debolezze dell’economia serba.
L’elevato onere fiscale sui salari è stato citato dagli uomini d’affari come il più grande contributo all’economia grigia in Serbia e uno dei maggiori oneri aziendali in tutte le ricerche condotte dall’agenzia NALED dal 2014 ad oggi. Tra le raccomandazioni del “Libro grigio”, la richiesta di ridurre le imposte fiscali e i contributi è ferma dal 2013. In un sondaggio dell’anno scorso, ben il 79% degli intervistati, per lo più imprenditori, ha indicato questo come un grosso problema.
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Di tutti i guadagni, si dà il 25,5% al contributo per l’assicurazione di invalidità pensionistica, il 10,5% alla salute, mentre l’imposta netta sul reddito è del 10%.
Le modifiche alla legge hanno ridotto i contributi assicurativi pensionistici e d’invalidità dal 26% al 25,5%. L’obbligo di pagare le indennità di disoccupazione a spese dei datori di lavoro per un importo dello 0,75% è stato abolito e lo stipendio mensile non imponibile è aumentato da 15.300 a 16.300 dinari nel 2020.
Osservando la regione dal punto di vista degli utili, di tutti i Paesi, solo la Bulgaria e la Macedonia del Nord sono in una posizione migliore rispetto ai lavoratori e agli uomini d’affari serbi. In pratica, l’imposta sui salari in Bulgaria è del 52% e del 48% in Macedonia del Nord. Altri Paesi hanno un carico fiscale più elevato, alcuni fino al 79%, cioè ben 17 punti percentuali in più rispetto alla Serbia.
Stati e percentuale di imposta sugli utili:
Bulgaria 52%
Croazia 67%
Repubblica Ceca 78%
Ungheria 79%
Romania 75%
Slovacchia 78%
Slovenia 78%
Macedonia del Nord 48%
Montenegro 68%
Media 69%
Serbia 61%
L’agenzia “Naled” afferma che è necessaria un’ulteriore riduzione dell’onere fiscale sul lavoro per eliminare l’economia grigia.
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