Straordinario: il ricatto dei datori di lavoro

La maggior parte dei lavoratori in Serbia accumulano due o tre ore di straordinario ogni giorno, e la maggior parte di loro non vengono pagati per questo, secondo quanto sostengono i sindacati.

Si tratta per lo più di dipendenti di aziende private, ma sempre più frequentemente la casistica delle ore di straordinario non retribuite si allarga a comprendere i dipendenti pubblici.

Il denominatore comune per entrambi è l’assenza di retribuzione per le ore di straordinario. Nella maggior parte dei casi, i lavoratori non avanzano neanche la richiesta di essere pagati, temendo la ritorsione del datore di lavoro e la perdita del posto di lavoro.

“E’ un grande equivoco che le persone in Serbia non lavorano molto. Tuttavia, è assolutamente spaventoso vedere che sono pagati meno per il loro lavoro straordinario. In media, i dipendenti serbi lavorano da una a tre ore in più rispetto a quanto stipulato nei loro contratti di lavoro, con alcuni datori di lavoro che minacciano il licenziamento in caso di rifiuto. Desiderosi di mantenere il posto di lavoro, i dipendenti accettano di lavorare più ore senza percepire per questo la giusta retribuzione. Inoltre la nuova legge sul lavoro consente ai datori di lavoro di licenziare più facilmente che in passato”, sostiene Ranka Savic, Presidente dell’Associazione dei sindacati liberi e indipendenti (AFITU).

I lavoratori del settore ospitalità, edile, della lavorazione dei metalli, della vendita al dettaglio, e nel settore del turismo accumulano il maggior numero di ore. Savic cita come esempio gli impiegati nel settore dell’ospitalità. Per esempio, un dipendente di un caffè o ristorante deve recarsi a lavoro un’ora prima per preparare il locale prima dell’apertura, e, a chiusura, è tenuto a trattenersi per le pulizie. L’AFITU ha anche ricevuto denunce da parte di alcuni ministeri, presso cui viene ordinato ai dipendenti pubblici di rimanere sul posto di lavoro “fino a quando il ministro è in ufficio”.

“C’è un grosso problema con la promozione che lo Stato fa del nostro lavoro, come “abbordabile” o “a buon mercato”. Si tratta di un tipo di atteggiamento assunto sia dallo stato che dai datori di lavoro privati”, spiega Savic.

La legge stabilisce che un dipendente può lavorare fino a 8 ore di straordinario alla settimana, o 416 ore l’anno. Un’ora di lavoro straordinario dovrebbe, secondo la norma, essere pagata il 26% in più. Lo stesso vale per le notti di lavoro, mentre, per lavorare nei giorni festivi, i lavoratori dovrebbero essere pagati il 110% in più.

Se un datore di lavoro richiede ad un dipendente di lavorare più di otto ore di straordinario alla settimana, la legge prevede multe per il datore di lavoro che vanno da 600.000 dinari a 1,5 milioni di dinari per le aziende di proprietà privata, e dai 200.000 dinari ai 400.000 per proprietari di piccole imprese.

(Blic, 17.01.2017)

http://www.blic.rs/vesti/ekonomija/prekovremeni-rad-u-srbiji-ostajemo-sve-duze-na-poslu-a-evo-kako-se-poslodavci/y1hh9jv

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