Nel corso degli ultimi sei mesi sono state più di 20.000 le persone fermate nel tentativo di entrare illegalmente in Serbia: è quanto ha riferito il Ministero degli Interni Nebojsa Stefanovic domenica, in occasione della sua visita presso il centro di accoglienza temporanea per i migranti nella municipalità di Obrenovac, a Belgrado.
Stefanovic ha sottolineato che “nessun sistema può assolutamente fermare la migrazione, ma alcune di queste persone possono essere ricondotte ai paesi circostanti attraverso il sistema di ritorno”.
Secondo il Ministro, tale “sistema” starebbe funzionando bene con la Bulgaria, e tentativi per la sua implementazione sono in corso in Macedonia: “l’Europa può aiutare la Serbia, in relazione alla gestione dei migranti e al loro re-invio nei paesi di origine, e possiamo assolutamente contare sul suo sostegno”. Stefanovic ha aggiunto che i migranti oggi in Serbia sono “grati per il trattamento decente, normale e umano loro riservato dalla polizia, a differenza di quanto accade in altri paesi”.
“Il nostro compito è quello di garantire tanto la sicurezza dei migranti quanto quella dei nostri cittadini, il che implica il non pesare sui cittadini, perche la Serbia è uno stato responsabile che vuole aiutare le persone”, ha dichiarato Stefanovic, aggiungendo che nessuna soluzione sostenibile per la crisi dei migranti può essere trovata senza “una posizione unitaria e un accordo in Europa, insieme ad una strategia di solidarietà”.
“La Serbia continuerà ad agire seriamente, in modo responsabile e con umanità, e noi non permetteremo a queste persone di soffrire le conseguenze”, ha sottolineato Stefanovic.
Il Ministro è stato accompagnato nella sua visita dal Ministro del Lavoro, Aleksandar Vulin, del Ministro della Difesa, Zoran Djordjevic, dal Capo dell’UNHCR Serbia, Hans Friedrich Schodder, e dal sindaco della municipalità di Obrenovac Miroslav Cuckovic.
(b92, 30.01.2017)
http://www.b92.net/eng/news/politics.php?yyyy=2017&mm=01&dd=30&nav_id=100369
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