Nove membri del Parlamento serbo hanno trascorso dieci giorni negli Stati Uniti d’America, impegnati in una visita di studio nel corso della quale hanno incontrato deputati e senatori americani e discusso le relazioni bilaterali tra i due paesi.
La conclusione generale che ne è stata tratta è che le relazioni tra gli Stati Uniti e la Serbia godono di una solida base e vanno sviluppandosi nella giusta direzione, ma nessuno può affermare con certezza quanto interesse l’area balcanica rivestirà per la nuova amministrazione americana.
Il soggiorno è stato finanziato dal Congresso degli Stati Uniti, in collaborazione con un programma di scambio chiamato “Open World” e con l’Ambasciata degli Stati Uniti a Belgrado.
Jasmina Karanac, del partito SDPS, uno dei parlamentari che hanno visitato l’America, è stato in grado di vedere come funzionano le più potenti istituzioni del mondo: “Lo scopo di questa visita era di vedere di persona come funziona il sistema politico americano, e conoscere la cultura, i costumi e la vita di una famiglia media americana”, spiega Karanac.
I deputati sono giunti negli USA subito dopo la cerimonia di investitura di Donald Trump, e hanno trascorso tre giorni a Washington D.C., epicentro della politica americana, dopo essere stati divisi in due gruppi – uno diretto a Chicago e l’altro a Columbus, Ohio.
“Ci siamo incontrati con i tre senatori di Ohio, Mississippi, e Wisconsin, così come con i membri del Congresso provenienti da Alabama, Virginia, Indiana, Pennsylvania e Texas. Alcuni di loro erano appena stati trasferiti nei loro nuovi uffici e avevano ancora scatole di cartone in giro. Inoltre, la maggior parte di loro hanno confermato che l’America versa attualmente in uno stato di confusione, dovuto al cambiamento repentino delle cose. Quando ho chiesto a uno di loro se esiste qualche possibilità che gli Stati Uniti facciano marcia indietro rispetto alla loro decisione di riconoscere l’indipendenza del Kosovo, mi è stato detto che appare improbabile, ma che un tweet di Trump potrebbe cambiare tutto”, spiega Karanac.
Interrogati da Karanac sulle prospettive di futuri investimenti nei Balcani, i politici degli Stati Uniti hanno affermato che la regione deve raggiungere la stabilità, il problema della corruzione risolto, le infrastrutture migliori e che il mercato dovrebbe essere libero: queste le condizioni per l’arrivo degli investitori.
“L’America investirà in quei luoghi che si adattano ai suoi interessi”, avrebbe affermato uno dei membri del Congresso, secondo quanto riportato da Karanac.
(Blic, 12.02.2017)
http://www.blic.rs/vesti/politika/u-poseti-americi-srpski-poslanici-na-kapitol-hilu/0wwdgx9
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