Spostato di qualche giorno lo sciopero generale alla “Fiat Plastic”

La sospensione totale dei lavori nello stabilimento “Fiat Plastic”, annunciata per giovedì prossimo a causa della riduzione degli stipendi, è stata rinviata al 17 febbraio. Si afferma che la data dello sciopero generale è stata spostata per “motivi tattici”, dato che è possibile che l’11 febbraio (data prevista inizialmente) sia un giorno non lavorativo, così come che al datore di lavoro venga data una nuova possibilità di negoziazione.

Nella fabbrica, dal 12 gennaio si tengono scioperi di avvertimento di un’ora, e i lavoratori chiedono che i loro stipendi non vengano ridotti, ovvero che gli stipendi vengano riportati al livello precedente al 1° gennaio 2021.

Il presidente del Comitato di sciopero, Zoran Miljković, ha detto al programma “Pravi ugao” su “RTV Vojvodina”, che i dipendenti sono insoddisfatti perché il datore di lavoro ha ridotto gli stipendi, attraverso il regresso, di oltre il 50%, modificando l’attuale Regola di procedura.

In precedenza, il sindacato “Fiat Plastic” si era rifiutato di firmare il Contratto Collettivo, che era stato precedentemente, dopo trattative, accettato dal Sindacato Indipendente di “FCA” (Fiat Chrysler Cars Serbia). Il contratto collettivo, come si dice nel sindacato “Fiat Plastic”, non è mai stato dato a vedere dal datore di lavoro.

L’hanno firmato invece i colleghi della società “FCA”, anche se, come afferma “Fiat Plastic”, “il 90% dei lavoratori non sapeva nemmeno cosa avesse firmato”.

“Per noi, l’elemento controverso che insulta la dignità dei lavoratori è il divieto di scioperi in azienda, anche se la costituzione serba afferma che ogni lavoratore ha il diritto inalienabile di scioperare nella lotta per i propri diritti economici e professionali”, ha detto Miljkovic.

Nel documento si dice che se i lavoratori scioperano, ricevono praticamente il minimo, perché perdono il bonus, il regresso e il pasto caldo.

Miljković ha affermato che in queste condizioni, quando ora ci sono meno giorni lavorativi, i salari sono inferiori da 8.000 a 12.000 al mese perché i dipendenti ricevono il 60% del totale per i giorni di assenza retribuita.

“Con la riduzione del regresso si arriva solo a poche migliaia di dinari in più del minimo. Pensate che possiamo sfamare le nostre famiglie con quei soldi?”, si è chiesto Miljković.

Lo stesso sostiene che la “Fiat Plastic” opera in positivo e beneficia dei sussidi statali, e che quindi non ci sia motivo di ridurre gli stipendi.

Lo stabilimento “Fiat Plastic” di Kragujevac ha 90 dipendenti ed è una consociata della società “Fiat Chrysler Automobiles Serbia” (FCA), per la quale produce paraurti per il modello 500L.

Početak generalnog štrajka u kompaniji „Fijat plastik“ odložen za 17. februar

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