Più di un mese dopo le elezioni di Belgrado, la Commissione elettorale cittadina (GIK) ha annunciato i risultati finali, secondo i quali la coalizione SNS-SPS al governo ha una maggioranza ristretta nell’Assemblea comunale: 56 consiglieri su 110. Per questo motivo e dopo i colloqui tra i leader dei partiti SNS e SSP, Aleksandar Vučić e Dragan Đilas, molti credono che ci siano alte probabilità che le elezioni nella capitale si terranno di nuovo, molto probabilmente a marzo o aprile del prossimo anno.
La procedura per annunciare i risultati finali delle elezioni di Belgrado ha richiesto molto tempo a causa delle numerose obiezioni e denunce dei partiti di opposizione sulla regolarità del processo elettorale e il voto è stato ripetuto in sei seggi elettorali, il 16 e 21 aprile. Ora che si conoscono i risultati finali si possono immaginare almeno tre scenari nella capitale.
1) SNS e SPS al potere per quattro anni
Quando tutti i 925.898 voti (57,85%) su un totale di 1.660.462 elettori registrati sono stati scrutinati, si è scoperto che l’attuale coalizione di governo e l’opposizione hanno ottenuto rispettivamente 56 mandati contro 54. Guardando ai numeri è chiaro che la coalizione SNS e SPS ha la maggioranza necessaria per governare, anche se ristretta. Un’opzione è che questi due partiti formino il governo, sebbene sembri difficile che tutti i consiglieri possano sempre partecipare ai lavori della giunta in qualsiasi momento. Ecco perché è da vedere se si riuscirà a portare a termine il mandato di quattro anni. Tuttavia, non è da escludere la possibilità che nel frattempo altre liste o individui dell’opposizione si uniscano a loro.
2) Dimissioni del sindaco ed elezioni in primavera
Un epilogo più realistico potrebbe essere la ripetizione del voto, al più tardi tra un anno, a marzo o ad aprile più precisamente. Lo ha annunciato di recente il presidente del partito SNS, Aleksandar Vučić, dopo l’incontro con il presidente del SSP, Dragan Đilas, in un momento in cui non erano ancora stati annunciati i risultati finali delle elezioni. “Ho ribadito a Dragan Djilas che abbiamo la maggioranza, che formeremo un governo a Belgrado, come avviene nei normali Paesi democratici. Se vogliamo un nuovo voto la procedura è abbastanza chiara. Il sindaco rassegna le dimissioni e non si può eleggere quello nuovo senza la maggioranza che noi però abbiamo in Assemblea comunale. Non dobbiamo chiedere a nessuno”, ha sottolineato Vucic. Nuove elezioni sono state annunciate anche da Djilas, che dopo un colloquio con lui Vucic ha affermato che le elezioni nella capitale potrebbero tenersi a dicembre, marzo o aprile.
3) Organo provvisorio
Tuttavia, c’è un’altra opzione per far si che le elezioni di Belgrado possano essere ripetute in modo più rapido, e cioè che l’assemblea cittadina neoeletta non elegga un sindaco entro due mesi. In tal caso, entro due mesi viene costituito un Organo provvisorio nominato dal Presidente dell’Assemblea nazionale che deve preparare, organizzare nuove elezioni entro un minimo di 45 giorni e un massimo di 60 giorni. Ciò significa praticamente che l’intero processo può durare fino a sei mesi, ma ciò lascia la possibilità che le elezioni a Belgrado si tengano alla fine a dicembre. D’altra parte, l’intera procedura è più lunga se il sindaco viene eletto e poi si dimette, perché in quel caso l’assemblea ha un mese per eleggere un nuovo sindaco.
This post is also available in: English