Secondo le ultime analisi, nell’ottobre del 2021 il numero di serbi della diaspora è diminuito di 92.000 cittadini rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso; il trend positivo di rientro della popolazione dall’estero è particolarmente visibile tra i giovani con un alto livello di istruzione, il cui ritorno è stato accelerato da buone opportunità di affari in Serbia.
Aleksandar Jakovljevic, del programma di migrazione circolare “Tacka povratka”, fondato alla vigilia della pandemia, ha detto a “Tanjug” che la maggior parte delle persone torna da Germania, Austria, Svizzera e che c’è una tendenza anche da paesi come Australia, Canada, Stati Uniti: “Ultimamente è aumentato l’interesse da quei Paesi, persone chiamano ogni giorno per vedere come possono tornare in Serbia”, ha sottolineato Jakovljevic.
Lo stesso ha sottolineato che l’epidemia ha portato i maggiori cambiamenti nel campo delle migrazioni degli ultimi dieci anni. “La pandemia ha accelerato il ritorno in Serbia e le opportunità di business. L’esperienza dei nostri rimpatriati è generalmente positiva poiché trovano molto rapidamente un buon lavoro e una qualità di vita buona, anche nei posti in cui sono nati”, ha affermato Jakovljević.
Una ricerca condotta dall’Istituto di studi economici internazionali di Vienna ha mostrato che nel periodo dal 2015 al 2019, 90.000 persone altamente istruite in più sono arrivate in Serbia rispetto a quelle che ne sono andate. Jakovljevic pensa che delle buone opportunità di affari in Serbia tratterranno i giovani nel Paese.
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